Concerto per i 75 anni dell’Anfi Lecco: sabato sera in Sala Ticozzi

Un concerto indetto per sabato prossimo alla Sala “Ticozzi” di Lecco festeggerà i 75 anni della Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (Anfi) della nostra città fondata nel lontano 1950. Alle ore 21 si esibirà infatti, con ingresso libero sino ad esaurimento posti, il corpo musicale “Gaetano Donizzetti” di Calolziocorte diretto dal maestro Gianni Colombo, tra l’altro vicepresidente Anfi. Con l’occasione verrà festeggiato anche il 251esimo anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza. Come detto l’Anfi di Lecco nasce nel 1950, per l’esattezza il 15 maggio, con la prima riunione di ex finanzieri che proclamarono come presidente Ettore Monga: i soci fondatori erano sedici, numero che sarebbe poi cresciuto in maniera esponenziale.

Nel 1974 venne a mancare Monga e la sezione di Lecco passò nelle mani di Cosimo Morleo che resterà al vertice sino al 1990 quando a subentrargli fu Filippo “Pippo” Di Lelio, l’attuale presidente che portò l’Anfi ad avere sino a 250 associati. Di Lelio, oggi novantenne, figura molto conosciuta in città e originario di Sperlonga, arrivò a Lecco in servizio nella Caserma di Via Bovara nel 1956 proveniente dal confine italo-svizzero. Lì ebbe l’occasione di conoscere Ettore Monga, il quale, dopo congedo di Di Lelio nel 1962, dopo 9 anni di servizio nel Corpo, lo volle quale socio dell’Anfi di Lecco.

Nel 1986, dopo il cambio al vertice fra Monga e Morleo, quest’ultimo, con problemi di salute, volle Di Lelio al suo fianco sino al definitivo passaggio di consegne nel 1990. Una presidenza quindi che dura da 35 anni e caratterizzate da molteplici attività. Tanto che Di Lelio venne poi nominato presidente anche della Assoarma di Lecco allo scopo di coordinare le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e del Comitato Interforze -tempo Libero della Provincia Lecco per lo sport fra i militari delle forze di Polizia in servizio ed in congedo. Fiore all’occhiello il Campionato di sci Interforze. Attività che gli hanno permesso di ottenere l’onorificienza di grande ufficiale della repubblica italiana.