Ecco il film premonitore
della Germania nazista

Al Nuovo di Lecco "Il nastro bianco" di Michael Haneke

a.sala

Lo avessero scelto per commemorare il Giorno della Memoria non ci sarebbe stato niente da dire. «Il nastro bianco», film in visione giovedì 18 al Nuovo alle 21,15 per Spazio Cinema, anche se ambientato alla vigilia della prima Guerra Mondiale, sa spiegare col rigore di un saggio e l'impatto emotivo di un trauma, le origini del nazismo e di tutti i fascismi. Passati presenti e futuri. Premiato a Cannes nell'ultima edizione del Festival del Cinema con la Palma d'oro, è diretto dall'austriaco Michael Haneke. L'equivalente nel cinema dello scrittore Thomas Bernhard, anche lui austriaco e come il regista implacabile e spietato nel ritrarre i propri simili e particolarmente dotato nell'intuire, scovare e descrivere il male nascosto nei recessi più inaccessibili e imprevisti. Per così dire, il male allo stato nascente, prima ancora della sua manifestazione evidente. Il regista, per capirci, di «Funny Games» e de «La pianista». «Il nastro bianco» mette in scena dei bambini, fra gli altri. Dopo averli visti subire violenze e soprusi, taciuti e accettati nel nome dell'ubbidienza e del rispetto dell'autorità, non ci si stupisce che una ventina d'anni dopo i fatti narrati quegli stessi bambini ormai grandi sfilino sotto le insegne delle SS. Il film è girato in un bianco e nero che raggela ogni atmosfera.

Cultura e Spettacoli / Lecco città

Mercoledì 17 Febbraio 2010

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