Festival Treccani a Lecco: il bilancio è positivo

Un successo l’ottava edizione del Festival Treccani . Soddisfazione da parte di organizzatori e istituzioni, con uno sguardo già alla prossima edizione che tornerà nella rinnovata Villa Manzoni

Lecco

L’ottava edizione del Festival Treccani ha confermato l’importanza di una manifestazione nata a Lecco e che ogni anno ribadisce l’alto livello delle sue proposte. La grande attenzione rivolta ai giovani è un altro elemento di rilievo, espressione di una preoccupazione educativa oggi fondamentale.

Figure come quelle dei linguisti Giuseppe Patota e Valeria Della Valle sono ormai legate al territorio lecchese e aiutano annualmente a conoscere meglio la lingua italiana, ad approfondirne i significati. Ricordiamo che il festival è nato da un’idea di Mario Romano Negri, presidente della Fondazione Treccani Cultura.

A lui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione: «Siamo particolarmente soddisfatti. Ancora una volta la città di Lecco ha risposto con grande entusiasmo e interesse alla nostra proposta di riflessione e approfondimento multidisciplinare, evidenziando come il confronto sulle parole e il loro valore sia un’esigenza avvertita da tutti, giovani e meno giovani. Dalla partecipazione agli incontri e alle lectiones proposte a quella ai laboratori da parte delle scuole, la risposta è stata corale. Un ringraziamento particolare va a tutti, e in particolare alle istituzioni e alle imprese che hanno reso possibile ancora una volta questo evento. L’appuntamento è al prossimo anno».

Molto soddisfatta anche l’assessore alla Cultura del Comune di Lecco, Simona Piazza, che da sempre sostiene il festival: «È stata un’edizione da incorniciare, sia per la scelta della parola messa al centro della riflessione, sia per la qualità degli ospiti che l’hanno approfondita nelle sue molteplici sfaccettature, focalizzandosi in particolare sul rapporto tra responsabilità e libertà. Il Festival Treccani rappresenta un’occasione straordinaria per prendere consapevolezza di sé e costruire una comunità coesa sui valori fondanti. Il nostro grazie va al presidente della Fondazione Treccani Cultura che ha avuto questa grande intuizione, che oggi sta germogliando in altre esperienze in tutta Italia sul modello lecchese. Il nostro impegno, ora, è la costituzione a breve di un comitato permanente che possa dare continuità nel tempo a questa grande risorsa».

La prossima edizione, la nona, avrà un’importante novità: il ritorno alla rinnovata Villa Manzoni. Un appuntamento atteso da tutti, che ribadisce il profondo legame tra il festival ed Alessandro Manzoni.

Se la Treccani ha accettato la proposta di portare a Lecco un festival incentrato sulla lingua italiana, lo si deve infatti al lavoro dell’autore dei Promessi sposi sulla nostra lingua. Lo hanno ribadito anche in questa edizione gli studiosi Patota e Della Valle. Nel loro viaggio attraverso la lingua italiana, partendo dall’Assisi di San Francesco, passando per la Firenze di Dante e arrivando a Lecco, hanno ricordato che grazie alla scelta di Manzoni di «risciacquare i panni in Arno» abbiamo una lingua non dissimile da quella contemporanea. Perché, come sottolineato dai due esperti, se Dante è il primo padre della nostra lingua, Manzoni è certamente il secondo.

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