
Cultura e Spettacoli / Tirano e Alta valle
Sabato 03 Maggio 2025
L’orchestra di flauti emoziona Tirano
Tirano
Forse non sono in molti a conoscere l’opera della pittrice olandese Judith Leyster (1609–1660) “Il bambino che suona il flauto”. Eppure quella giovane figura, che da tre anni campeggia sui manifesti affissi a Tirano a fine aprile, è ormai diventata un simbolo riconoscibile di uno degli eventi culturali più attesi dell’anno. Giunto alla sua terza edizione, il “Concerto con orchestra di flauti”, tenutosi nei giorni scorsi nella suggestiva cornice della collegiata di San Martino a Tirano, non solo ha mantenuto le aspettative, ma ha saputo ancora una volta stupire ed emozionare il pubblico. Gli ingredienti di questo successo sono sempre gli stessi, eppure ogni volta si rinnovano: 70 flautisti provenienti da tutta Italia e dall’estero, guidati dalla prestigiosa bacchetta del maestro Paolo Totti, chiamato a compiere l’arduo compito di armonizzare le molteplici voci dei flauti, che coprono l’intera gamma timbrica normalmente affidata a una grande varietà di strumenti orchestrali. La novità di quest’anno risiede sia nel repertorio, sia nella presenza di veri e propri talenti emergenti, come la solista Cecilia Bonaventura, protagonista una esecuzione che ha evidenziato l’altissimo livello tecnico e interpretativo raggiunto grazie allo studio nei mesi precedenti e alla masterclass di due giorni che ha preceduto il concerto.
Il programma ha reso omaggio a due giganti della musica austriaca del Settecento: Leopold e Wolfgang Amadeus Mozart. Le peculiarità dei due compositori sono state efficacemente illustrate dal maestro Totti durante l’apertura del concerto. «Un vero e proprio bambino prodigio – ha spiegato, riferendosi ad Amadeus – che, stimolato dal padre Leopold, coltivò fin dall’infanzia il proprio talento, lasciando un impressionante numero di composizioni in una carriera che, nonostante la morte prematura, si estende per quasi trent’anni».
A fare gli onori di casa, don Stefano Arcara, prevosto di Tirano, che ha salutato i presenti ricordando quanto papa Francesco amasse la musica, «bellezza e strumento di pace; è una lingua che tutti i popoli parlano in modi diversi e che raggiunge i cuori di tutti. La musica può favorire la convivenza fra i popoli». Renata Giumelli, presidente dell’associazione, ha sottolineato la magia del flauto: «È uno strumento d’aria, di luce e di respiro, capace di essere voce, eco e sogno allo stesso tempo». L’ideatore e organizzatore dell’evento, Luca Maria Schiano, ha ringraziato il sindaco di Tirano, Stefania Stoppani e l’assessore alla Cultura Isabella Ciapponi Landi, le autorità religiose, civili e militari presenti, e i partner dell’iniziativa, tra cui il Gruppo donatori sangue di Tirano e la ditta di autotrasporti Perego. Ha poi ricordato che il nome ufficiale dell’ensemble è Valtellina Flute Orchestra, formata da tutti coloro che hanno partecipato alla terza masterclass per flauto traverso organizzata da Anbima Sondrio, associazione nazionale che raccoglie numerosi complessi bandistici, corali e folkloristici.
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