
Cultura e Spettacoli / Circondario
Lunedì 05 Maggio 2025
Quel gran genio di Pietro Vassena: è lui
il personaggio di riferimento
della rassegna lecchese GeoCult
Lecco
La seconda edizione di GeoCult, il festival italiano di Geoscienze che si svolge a Lecco dal 2 all’11 maggio, ha quest’anno Pietro Vassena come personaggio di riferimento. L’anno scorso era toccato all’abate Antonio Stoppani, di cui si celebravano i duecento anni dalla nascita, quest’anno è la volta dell’inventore per eccellenza della storia lecchese.
Famoso per essere stato un prolifico inventore, Pietro Vassena nacque a Malgrate il 21 aprile 1897. Dopo la Prima Guerra Mondiale, lavorò alla ditta Faini a Lecco. Fu qui che iniziò ad applicare le sue idee ai macchinari industriali. Per la Faini progettò e realizzò una motocicletta 100cc. Nel 1930 sperimentò e brevettò il sistema skivass, un’invenzione tecnologico-sportiva a metà strada tra gli sci e la canoa, grazie alla quale “chiunque sarebbe stato in grado di camminare sull’acqua”.
Nel 1940 fu insignito della laurea honoris causa in Ingegneria dal Politecnico di Milano. Nella sua bottega di via Cavour a Lecco, progettò numerose invenzioni. Raggiunse la celebrità con il batiscafo C3 col quale il 12 marzo 1948 stabilì ad Argegno il record mondiale di immersione, raggiungendo la profondità di -412 metri. Nel 1948, l’imprenditore Donnino Rumi affidò a Vassena la progettazione del propulsore per le sue motociclette. Nei primi anni cinquanta progettò l’avveniristico Automotoscooter e il Monofaro per la Carniti di Oggiono, cui Vassena aveva ceduto i propri brevetti per motori nautici. Morì a Lecco il 21 maggio 1967. Si spense lasciando incompiuto lo sviluppo e la realizzazione di un suo progetto per un motore alimentato a idrogeno.
La mostra proposta da GeoCult si intitola “In fondo al lago: le imprese di Pietro Vassena”, ed è visitabile al piano terra di Palazzo delle Paure. L’ha curata Francesca Turchi, che ha sottolineato come l’esposizione sia rivolta a tutti, ma abbia un occhio di riguardo per i giovani. Insomma, l’idea meritoria è quella di presentare il personaggio e le opere anche a coloro che ancora non lo conoscono. In questo senso la mostra è molto didascalica, ma anche divertente. Spicca l’ultima sala caratterizzata dai bellissimi disegni di Ubaldo Stella, una via di mezzo tra l’illustrazione e il fumetto, che strizza l’occhio proprio ai più giovani. C’è poi un filmato di 11 minuti dei registi Rossella Laeng e Marco Riva. Si tratta dell’anteprima, di una sorta di distillato, del documentario sulla storia di Pietro Vassena che i due registi stanno realizzando dal 2013, in accordo con la famiglia Vassena.
Il mito di Pietro Vassena è legato soprattutto al batiscafo C3 e all’impresa che compì il 12 marzo 1948 nelle acque del lago di Como, al largo di Argegno. Vassena scese a -412 metri stabilendo il record mondiale di profondità. La notizia fece il giro del mondo. Al punto che il fisico svizzero Auguste Picard volle conoscere personalmente quell’inventore che era riuscito a tanto sfidando le leggi della fisica ed anticipando la marina delle grandi potenze (Usa inclusa). Ma la storia di Pietro Vassena e del suo C3 durò ben poco perché il 20 novembre 1948, al largo di Capri, durante un ulteriore tentativo di discesa, senza equipaggio, per un errore di manovra del personale della Marina Militare addetto al verricello che filava il cavo, al quale il sommergibile era ancorato, il C3 si inabissò per sempre fra la disperazione del suo inventore.
Pietro Vassena fu un uomo veramente unico; un personaggio anticonformista, con una professione assai particolare: quella dell’“inventore”. La sua vita ha accompagnato l’evoluzione della società italiana durante la maggior parte del “secolo breve”: dalla Prima guerra mondiale agli anni del boom economico. «Quello che vogliamo far emergere è la curiosità di Pietro Vassena. – ha sottolineato il nipote Niccolò, parlando della mostra - Non aveva fatto grandi studi, ma è riuscito a realizzare opere inimmaginabili grazie anche ai prestigiosi personaggi con cui seppe relazionarsi». Non è un caso, dunque, che di Vassena si conservi la corrispondenza con personalità come Aristotele Onassis, John Fitzgerald Kennedy e Giuseppe Vittorio Valletta, ministri e dirigenti, politici come Aldo Moro, scienziati come Auguste Piccard e l’ingegner Guglielmo Premuda, importanti aziende italiane come la Fiat, la Carniti, la Badoni. Fu un uomo geniale e la sua originalità lo esponeva ad essere osannato, ma anche criticato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA