Acinque cresce ancora: nei nove mesi
aumentano i ricavi e l’utile netto

I ricavi consolidati si attestano a 433,8 milioni di euro, in aumento del 10,8%, spinti in particolare dall’andamento dei prezzi delle commodities. Il margine netto è in crescita del 13,7%, a 18,6 milioni di euro

Lecco - Sondrio

In un contesto macroeconomico ancora segnato da tensioni geopolitiche, volatilità dei mercati energetici e incertezza sulle prospettive della crescita europea, Acinque Spa chiude i primi nove mesi del 2025 con risultati complessivamente solidi. Il Consiglio di amministrazione, ieri sera nella sede di Monza, ha approvato le informazioni finanziarie periodiche al 30 settembre 2025. I ricavi consolidati si attestano a 433,8 milioni di euro, in aumento del 10,8% rispetto ai 392 milioni del 2024, spinti in particolare dall’andamento dei prezzi delle commodities. L’Ebitda si mantiene pressoché stabile a 76,7 milioni di euro (era 77,9 milioni nel 2024), con un Ebit di 34 milioni e un utile netto in crescita del 13,7%, a 18,6 milioni di euro. Il gruppo ha realizzato investimenti per 37,1 milioni di euro, destinati per l’80% ad attività riconducibili alla Tassonomia Ue e mantiene un indebitamento netto di 185 milioni di euro.

il tema delle tariffe idriche A livello di aree di business, la business unit Vendita e soluzioni energetiche registra un margine operativo lordo di 41 milioni, in lieve flessione rispetto ai 43,9 del 2024, condizionato dal calo dei punti gas serviti ma compensato dalla crescita nel comparto elettrico e nelle attività di efficientamento energetico. La business unit Reti e infrastrutture segna un margine operativo lordo di 35,9 milioni, mentre la business unit Ambiente mostra un incremento significativo del margine grazie al buon andamento del termovalorizzatore e ai maggiori ricavi da energia elettrica.

Particolare rilievo nel trimestre riveste il tema delle tariffe idriche, legato alla controllata Lereti, che gestisce il servizio idrico integrato in vari Comuni delle province di Como e Varese. La società ha avviato negli anni scorsi ingenti investimenti infrastrutturali per l’ammodernamento delle reti e il miglioramento del servizio, ma la mancata applicazione del metodo tariffario normalizzato e i ritardi negli aggiornamenti regolatori hanno generato un significativo squilibrio economico-finanziario.

Il differenziale tra costi sostenuti e ricavi tariffari, stimato in circa 39 milioni di euro, è stato solo parzialmente riconosciuto dall’Ufficio d’Ambito di Como. Le controversie in corso, culminate nella sentenza del Tar Lombardia del 13 ottobre 2025 che ha riconosciuto a Lereti il diritto a includere i coefficienti inflattivi nei conguagli 2010-2011, rappresentano un passaggio decisivo per la sostenibilità di lungo periodo delle gestioni salvaguardate e per il corretto riequilibrio della remunerazione del capitale investito. L’esito del giudizio di revocazione pendente innanzi al Consiglio di Stato, con udienza fissata per l’11 dicembre 2025, potrà incidere in modo significativo sul quadro economico del settore idrico locale.

Digitalizzazione Sul piano prospettico, la sezione dedicata all’evoluzione prevedibile della gestione evidenzia un quadro macro ancora fragile, nonostante questo Acinque prevede di mantenere risultati positivi anche nel 2025, seppur su livelli più contenuti rispetto all’anno precedente. La società intende proseguire nel percorso di valorizzazione della customer base elettrica, nello sviluppo dei servizi a valore aggiunto e nella produzione da fonti rinnovabili.

Sono in programma nuovi investimenti per la digitalizzazione, il rinnovamento delle reti idriche con l’obiettivo di ridurre le perdite e migliorare l’efficienza e l’estensione delle infrastrutture di teleriscaldamento, considerate leve strategiche della transizione ecologica.

Il gruppo, facendo leva sulla diversificazione dei propri business e sulla natura regolata di molte attività, si conferma in grado di affrontare la volatilità dei mercati e di mantenere un equilibrio finanziario solido, coerente con la strategia di lungo periodo orientata alla sostenibilità e all’innovazione dei servizi pubblici locali.

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