Agricoltura di montagna: altri 2,3 milioni in provincia di Sondrio

Grazie allo stanziamento aggiuntivo della Regione Lombardia, i Comuni e i Consorzi forestali potranno intervenire sulla viabilità e la sicurezza del territorio.

Sondrio

Agricoltura di montagna, nuovi fondi per la viabilità forestale in provincia di Sondrio. La Regione Lombardia ha infatti annunciato uno stanziamento aggiuntivo complessivo di 7,3 milioni di euro destinato al miglioramento della viabilità forestale e silvo-pastorale, che porta a oltre 14 milioni di euro il totale delle risorse messe in campo nell’ambito della misura Srd08 del Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027.

Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, che conferma così lo scorrimento della graduatoria del bando “Investimenti in infrastrutture con finalità ambientali”. Grazie a questo secondo stanziamento vengono finanziate anche le 47 domande che a novembre erano state ammesse con riserva, ampliando in modo significativo la platea dei beneficiari.

«Con questo provvedimento – spiega Beduschi – manteniamo un impegno preciso assunto nei mesi scorsi. Una volta ottenuti i necessari via libera, siamo intervenuti per finanziare anche le domande rimaste in graduatoria, mettendo a disposizione ulteriori risorse per infrastrutture decisive per la gestione dei boschi, la sicurezza dei versanti e il presidio della montagna».

L’intervento riguarda Comuni e Consorzi forestali attivi nei territori montani lombardi e punta a sostenere opere di manutenzione, adeguamento e miglioramento della rete viaria forestale. Si tratta di infrastrutture fondamentali non solo per le attività agricole e silvo-pastorali, ma anche per la prevenzione del dissesto idrogeologico, per la lotta agli incendi boschivi e per garantire un accesso più sicuro alle aree interne.

La provincia di Sondrio è tra le principali beneficiarie del nuovo stanziamento: complessivamente arrivano sul territorio 2.366.610 euro. Nel dettaglio, i finanziamenti destinati alla Valtellina vanno al Comune di Andalo Valtellino, che ottiene 91.800 euro, e Berbenno, destinatario di due progetti per un totale di 124.200 euro. Seguono Caiolo, con 173.500 euro, e Cercino, che beneficia di un contributo pari a 152.400 euro, mentre a Colorina vengono assegnati 91.000 euro.

Risorse significative vanno anche a Cosio Valtellino, che ottiene 148.600 euro, e soprattutto a Gerola Alta, che con 311.000 euro risulta uno dei Comuni maggiormente finanziati. A Mello sono destinati 198.200 euro, mentre Morbegno riceve un contributo di 61.000 euro. Piantedo può contare su 121.000 euro, Samolaco su 215.500 euro e Sondrio su 56.500 euro. Completano il quadro Tirano, con 89.700 euro, Tovo Sant’Agata, che beneficia di 240.160 euro, e Traona, destinatario di 94.150 euro. Accanto ai Comuni, viene sostenuto anche il Consorzio montano Grosino, al quale sono assegnati 198.000 euro per interventi sulla viabilità forestale.

Il nuovo stanziamento si inserisce nel percorso iniziato a novembre, quando Regione Lombardia aveva finanziato una prima tranche di progetti, sempre nell’ambito della misura Srd08. Anche in quell’occasione erano stati sostenuti numerosi interventi in provincia di Sondrio, tra cui quelli nei Comuni di Albosaggia, Cedrasco, Cosio Valtellino, Piateda, Postalesio e Rasura, oltre a diversi Consorzi forestali.

Con il nuovo scorrimento della graduatoria, il numero di progetti sostenuti cresce ulteriormente, rafforzando l’impatto complessivo della misura. L’obiettivo dichiarato dalla Regione è quello di garantire continuità agli interventi programmati e di sostenere in modo strutturale le aree montane, considerate tra le più fragili ma anche tra le più strategiche dal punto di vista ambientale ed economico.

«Parliamo di opere concrete – sottolinea Beduschi – che migliorano l’accessibilità delle aree montane, rafforzano la capacità di intervento sul territorio e supportano una gestione sostenibile delle foreste. Investire su queste infrastrutture significa dare futuro alla montagna lombarda».

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