«Area marginale»: in Valchiavenna 300 mila euro per i negozi di prossimità

Grazie al riconoscimento UE, la Valchiavenna potrà sostenere le attività produttive con un bando da 300 mila euro.

Chiavenna

Regione Lombardia e Provincia di Sondrio, all’interno dell’Accordo quadro di sviluppo territoriale, hanno messo a disposizione 300 mila euro per il 2026 per un bando destinato agli esercizi di prossimità sul territorio valchiavennasco, cioè ai piccoli negozi, soprattutto quelli situati in aree disagiate. Questa la novità annunciata in questi giorni dal presidente della Comunità montana della Valchiavenna, Davide Trussoni. L’ente comprensoriale in questi giorni ha dato il via libera al regolamento quadro per la concessione dei finanziamenti.

«Si tratta di un passaggio fondamentale – ha spiegato Trussoni – che deriva dalla novità arrivata nei mesi scorsi, quando l’Unione Europea ha riconosciuto la Valchiavenna come area marginale», consentendo, di fatto, di derogare al divieto degli aiuti di Stato al settore privato. «Nei mesi scorsi abbiamo annunciato il fatto che la Commissione Europa abbia riconosciuto la Valchiavenna come area speciale, consentendo di poter intervenire su alcune attività produttive. Questo è stato possibile grazie all’impegno degli uffici degli enti. L’obiettivo era quello di dare corpo a questo riconoscimento. Siamo a un passaggio intermedio con l’approvazione del regolamento, che potrà essere adeguato in ogni successivo bando che Comunità montana o comuni emaneranno rimanendo all’interno della cornice che abbiamo delineato».

Le premialità saranno diversificate secondo i diversi tipi di attività: «Sappiamo che quando nei piccoli centri un esercizio chiude muore un pezzo di paese – ha proseguito Trussoni –. Una cosa che dicono in tanti, ma che è anche vera. Evitare la desertificazione è uno degli obiettivi storici dell’ente comprensoriale». La notizia è freschissima. Solo lunedì scorso Regione Lombardia ha approvato l’Aqst, portando la sorpresa della destinazione alla Cm di una cifra di 300 mila euro per un primo bando sugli esercizi di prossimità, bando che arriverà, ovviamente, il prossimo anno. «L’idea è quella di muoversi in fretta, nei primi mesi del 2026 – conclude il presidente della Cm –. Non sono pochi soldi. La grande opportunità di questo bando sarà la possibilità non solo di destinare i contributi agli investimenti, ma anche per riconoscere la copertura parziale delle spese correnti degli esercizi, in particolare spese di gestione e mantenimento, che sappiamo essere il vero tema quando si parla di evitare la chiusura. Abbiamo tutti gli elementi per muoverci in modo positivo concretizzando questa importante novità».

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