Bper alla guida della Popolare Sondrio:
finisce l’era Pedranzini

La banca modenese prende il controllo dopo l’Opas. Nuovo consiglio di amministrazione con Andrea Casini presidente e Elvio Sonnino consigliere delegato. Risolto il rapporto di lavoro con il direttore generale che lascia la banca dopo 48 anni

Sondrio

Nuovo cda e nuova guida targati Bper, la Banca Popolare di Sondrio rinuncia al direttore generale e fino ad oggi consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini. Se questa mattina non sono arrivate grandi sorprese dall’assemblea dei soci dell’istituto di credito di piazza Garibaldi che, dopo la chiusura dell’Opas, ha sancito ufficialmente la fine di un’epoca con la presa di controllo da parte della banca modenese guidata da Gianni Franco Papa, lo scossone è arrivato nel pomeriggio, quando i nuovi vertici guidati dal presidente Andrea Casini e dal consigliere delegato Elvio Sonnino hanno deliberato di non costituire il Comitato esecutivo e di non prevedere il ruolo di direttore generale, risolvendo così il rapporto dirigenziale con Pedranzini che lascia la banca dopo più di 48 anni. A cui – si legge nella nota ufficiale – sono stati riconosciuti l’indennità sostitutiva del preavviso, i ratei di mensilità aggiuntive e il Tfr accantonato dalla banca.

L’epilogo di una storia iniziata con l’assemblea presieduta dall’uscente Pierluigi Molla che ha visto la partecipazione di 260 soci in rappresentanza di circa l’85,9% del capitale sociale. Dopo la revoca di Enrico Stoppani, l’unico membro del vecchio cda che non aveva rimesso il mandato al termine dell’offerta pubblica di acquisto e scambio con cui Bper ha raccolto l’80,69% delle quote in un’operazione da 4,8 miliardi di euro, la seduta ha provveduto al rinnovo integrale del consiglio di amministrazione attingendo alle liste presentate alla fine di agosto da parte di Bper.

E dunque nominando Gabriele Beni, Annamaria Massimetti, Silvia Stefini, Cristiano Cincotti e Simone Marcucci della lista 1; Andrea Casini, Elvio Sonnino, Séverine Mélissa Harmine Neervoort, Maria Chiara Malaguti e Pierluigi Molla della lista 2; Giuseppe Recchi, Alessandra Ruzzu, Elena Conforti, Roberto Giay e Stefano Vittorio Kuhn della lista tre. Le liste hanno scadenze diverse: i cinque eletti della prima avranno mandato fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025; quelli della seconda fino al bilancio al 31 dicembre 2026 e, infine, quelli della terza fino al bilancio al 31 dicembre 2027. Tutte le liste sono state approvate con oltre il 99,8% dei voti espressi in assemblea.

Il consiglio di amministrazione uscito dall’assemblea del mattino si è riunito subito nel pomeriggio per procedere alla scelta dei propri vertici: Andrea Casini, ex Unicredit, nuovo presidente, Giuseppe Recchi, già membro del cda ed ex presidente di Tim ed Eni, vice, ed Elvio Sonnino, ex Ubi e già in Bper come vice direttore generale e chief operating officer, nuovo consigliere delegato. Come anticipato, il cda ha anche deliberato di non costituire il Comitato esecutivo e di non prevedere il ruolo di direttore generale, motivo per cui è stato risolto, a far data da ieri, il rapporto di lavoro dirigenziale con Pedranzini.

Nelle liste presentate Bper ha dato spazio a figure di comprovata esperienza, con competenze complementari nei settori bancario, legale e finanziario, a supporto della strategia di crescita e consolidamento. Oltre a Casini e Sonnino ci sono anche il cfo Simone Marcucci, il responsabile retail e commercial banking Stefano Vittorio Kuhn e la responsabile ceo staff & transformation Elena Conforti. Annamaria Massimetti arriva dall’area del Banco di Sardegna, mentre Roberto Giay, già membro del cda, è uomo di fiducia Unipol.

In sede di presentazione delle candidature avevano dichiarato di essere in possesso dei requisiti di indipendenza Beni, Stefini, Cincotti, Casini, Neervoort, Malaguti, Recchi e Ruzzu.

Novità anche per la società di revisione. L’assemblea ha approvato la risoluzione consensuale degli incarichi di revisione legale dei conti assegnati a Ey spa per gli esercizi 2017-2025 e a Kpmg per il periodo 2026-2034 e dei relativi incarichi per la revisione limitata della rendicontazione di sostenibilità e conferito l’incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2025-2033 e per la sostenibilità del triennio 2025-2027 a Deloitte & Touche.

A questo punto il piano per l’integrazione tra i due istituti bancari può procedere con l’obiettivo di arrivare alla fusione entro il primo semestre del prossimo anno.

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