
Economia / Sondrio e cintura
Lunedì 29 Settembre 2025
Bps: il nuovo presidente Casini guarda a Est
Prima uscita pubblica a Sondrio per Andrea Casini, neo presidente della Banca Popolare di Sondrio, che sceglie la Bulgaria – dove ha lavorato per dieci anni – come simbolo della nuova spinta all’internazionalizzazione
Sondrio
«Operatività internazionale della Sondrio, eccellenza nazionale che valorizzeremo». Prima uscita pubblica a Sondrio per Andrea Casini, il nuovo presidente della Banca Popolare di Sondrio, nel segno dell’internazionalizzazione. E della Bulgaria in particolare, Paese in cui Casini ha lavorato per dieci anni.
È stato proprio lui ad aprire, non senza entusiasmo, il convegno organizzato dal Servizio Internazionale della Banca Popolare di Sondrio, guidato da Mario Erba, cui ha partecipato una folta delegazione di rappresentanti delle istituzioni e di imprenditori bulgari.
«Questo convegno è per me un regalo – ha detto Casini –. Io sono stato dieci anni in Bulgaria e conosco benissimo il Paese e le sue potenzialità. E dunque avere l’opportunità di presentarlo agli imprenditori della Popolare di Sondrio è una grande occasione. Ci sono tante persone al convegno con cui ho lavorato che possono davvero offrire opportunità a chi guarda a quel Paese, un ponte strategico per il mercato balcanico e per nuovi business».
Oltre alla Bulgaria, Casini ha parlato dell’unione tra Popolare di Sondrio e Bper: «Sono orgoglioso di questa opportunità. Credo che mettere insieme queste due eccellenze sia importante – ha detto –. In questi quindici giorni ho avuto l’opportunità di conoscere meglio la Popolare e ho trovato servizi che sono fiore all’occhiello a livello nazionale, proprio come tutta l’operatività internazionale. È una delle aree che sicuramente valorizzeremo quando accoglieremo la Popolare all’interno di Bper».
Parole accolte con orgoglio da Mario Erba: «Da sempre la Popolare di Sondrio è attiva nell’ambito internazionale per dare assistenza alla propria clientela e favorire l’internazionalizzazione dei territori in cui la banca è presente. Assistiamo anche svariate banche italiane che non sanno operare direttamente con l’estero. La nostra è un’attività a tutto tondo, e questo convegno rappresenta un’occasione importante per presentare un Paese che può rivelarsi interessante per le nostre aziende, sia per l’import che per l’export, oltre ad altri servizi poco conosciuti».
Casini ha raccontato la sua esperienza diretta in Bulgaria, sottolineando l’equilibrio tra storia e prospettive economiche: «Ho imparato a riconoscere il valore di economie in dinamico sviluppo come quella bulgara. È un Paese con un ricco patrimonio storico e culturale, ancora poco conosciuto, ma con grandi opportunità economiche».
La Bulgaria rappresenta un ponte strategico tra Europa e Balcani, con prospettive di crescita significative. La stabilità macroeconomica, il basso livello del debito e la solidità del currency board rendono il Paese affidabile per gli investimenti, e l’introduzione futura dell’euro contribuirà ulteriormente alla stabilità. Un processo in cui, ha rimarcato Casini, «la banca non vuole essere uno spettatore, ma un facilitatore dei processi di internazionalizzazione per le aziende italiane».
Anna Paskaleva, console generale della Bulgaria a Milano, ha ricordato l’importanza dei rapporti tra i due Paesi: «Italia e Bulgaria lo scorso anno hanno celebrato 145 anni di relazioni diplomatiche e sono unite non solo da un passato condiviso, ma anche da una comune visione per l’Europa e per il futuro. L’Italia è un partner strategico della Bulgaria, quarta tra i Paesi investitori, e la presenza di aziende italiane nel nostro Paese e di bulgare in Italia è in continua crescita».
Paskaleva ha evidenziato anche il ruolo chiave del turismo: oltre 100.000 turisti italiani hanno visitato la Bulgaria nel primo semestre del 2025, mentre oltre 150.000 bulgari hanno scelto l’Italia come meta, anche grazie ai collegamenti aerei sempre più estesi.
«Il networking odierno – ha concluso la console – rappresenta una preziosa occasione per rafforzare la cooperazione economica bilaterale e far emergere opportunità concrete di business tra imprese italiane e bulgare, in settori che spaziano dall’innovazione all’internazionalizzazione».
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