Festa delle Imprese di Sondrio, Auricchio: «Puntare all’export per crescere»

Il presidente dei giovani imprenditori di Federalimentare ha illustrato le strategie per competere a livello globale, partendo dalla valorizzazione del territorio.

Sondrio

Economia di scala, e dunque collaborazione tra piccole e piccolissime imprese, e internazionalizzazione «perché il vero sviluppo per l’enogastronomia italiana, riconosciuta nel mondo per qualità, è nel mercato straniero».

È questa la “ricetta” fornita da Guglielmo Auricchio, presidente dei giovani imprenditori di Federalimentare ed export manager della Gennaro Auricchio Spa, storica azienda del settore lattiero-caseario, ieri sera nel corso della “Festa delle imprese” promossa da Unica Tv e dal quotidiano La Provincia di Sondrio.

Nella sala Martinelli della Camera di Commercio del capoluogo, intervistato dal direttore de La Provincia di Sondrio Diego Minonzio, Auricchio, rappresentante della quinta generazione familiare, ha portato l’esperienza sui mercati internazionali di un’impresa che oggi conta 650 dipendenti e 400 milioni di fatturato. Ha offerto spunti su come un marchio radicato nella tradizione può continuare a crescere puntando su qualità, innovazione e responsabilità sociale. Un dialogo quello con Minonzio che, inevitabilmente, ha intrecciato la realtà del settore agroalimentare valtellinese, uno degli asset principali dell’economia locale, motore di crescita e di attrazione anche turistica. Non a caso il Distretto agroalimentare di qualità della Valtellina (Daq) è sponsor delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina.

«Il cibo italiano si è ritagliato una fortunata nomea nel mondo - ha sottolineato Auricchio - affiancandosi ai prodotti francesi. Quelli valtellinesi come il Bitto, il Casera, la bresaola che ben conosco insieme ai vini sono tra i migliori portabandiera di questo territorio che sta diventando un’enclave di eccellenza».

Un’eccellenza dimostrata anche dal lavoro delle imprese del territorio che operano con impegno e coraggio, nonostante le difficoltà logistiche di un’area di montagna e quelle offerte dallo scenario mondiale. Un appuntamento già consolidato nei territori di Lecco e Como che in questa vigilia olimpica ha fatto il suo debutto anche in Valtellina, terra fragile e forte insieme, scrigno di bellezza ed eccellenze. Un evento che, come ha ricordato Minonzio, si candida a diventare un riferimento stabile nel dibattito economico valtellinese «per riconoscere e celebrare le realtà imprenditoriali che contribuiscono alla crescita di questa provincia», ha sottolineato.

Le imprese premiate, provenienti da diversi settori, sono state individuate attraverso un rigoroso rating basato sull’analisi dei bilanci. La selezione dei vincitori è stata affidata a una commissione tecnica di alto profilo, composta da Angelo Palma e dagli esperti Kpmg Leo Morabito e Stefano Castoldi, che analizza i bilanci delle imprese per valutare solidità, performance economico-finanziaria, capacità di generare valore e di innovare in chiave sostenibile. Allo stesso modo sono state assegnate anche le menzioni speciali per progetti legati a temi di particolare rilevanza, tra cui anche la sostenibilità.

L’appuntamento di Sondrio è il culmine di un anno di monitoraggio giornalistico dedicato all’eccellenza e all’innovazione avendo un occhio di riguardo su temi tanto attuali quanto delicati come il passaggio generazionale e l’attrattività dei giovani, questioni strategiche per il futuro del sistema produttivo locale.

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