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Domenica 26 Ottobre 2025
Gen Z, in Qintesi si cresce presto: «Da neoassunti a senior in 30 mesi»
Percorso di carriera trasparente,. Academy interna e tutoring continuo. La testimonianza di Arianna, 26 anni
«Sin dal primo giorno ho capito che la mia crescita non sarebbe stata lasciata al caso - racconta Arianna Abbiati, 26 anni, consultant e rappresentante della Generazione Z in Qintesi -. Il percorso professionale viene chiarito fin dall’inizio: sai quali competenze sviluppare, quali obiettivi raggiungere e come potrai crescere nel tempo».
Arianna è una delle giovani che animano l’azienda, dove il 30% dei 400 collaboratori ha meno di 30 anni, e la media d’età si attesta sui 36.
Fondata nel 2011, Qintesi (partner dei principali vendor tra cui SAP e Google) - che si è sottoposta all’assessment dell’Osservatorio Delta Index per valutare l’attrattività verso la Gen Z - si propone come un ecosistema digitale d’eccellenza, capace di crescere al passo con la trasformazione tecnologica e la sostenibilità. «Il nostro obiettivo è creare un mercato in cui innovazione, solidità gestionale e valorizzazione delle persone si incontrano - spiega il presidente Angelo Amaglio -. Offriamo soluzioni di integrazione dei sistemi e consulenza su misura, costruendo relazioni di fiducia con clienti e comunità».
I numeri raccontano questa crescita responsabile: nel 2024 Qintesi ha guidato 435 progetti, di cui oltre 70 internazionali, servendo 230 clienti attivi e generando un fatturato superiore a 37 milioni di euro. «Ogni progetto è un’opportunità per sviluppare competenze e consolidare relazioni - aggiunge Amaglio -. Valorizziamo le persone, che sono il vero motore della nostra crescita». La governance aziendale si ispira da quattro anni agli Obiettivi di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il 2% del fatturato è investito in innovazione, e cinque laboratori di ricerca supportano le imprese nella compliance e nella trasformazione digitale. «I laboratori non sono solo luoghi di sperimentazione tecnologica - sottolinea Sabina Calvi, responsabile HR - ma spazi in cui i nostri team apprendono, sviluppano nuove competenze e trasferiscono conoscenze concrete ai clienti». La certificazione per la parità di genere ottenuta nel 2023 conferma l’impegno verso diversità ed empowerment femminile, con un comitato dedicato, policy interne, sostegno alla genitorialità e collaborazioni con associazioni come la Fondazione Libellula. Il modello Qintesi si fonda su due principi chiave: sviluppo delle competenze e trasparenza del percorso di carriera.
«I neoassunti seguono un percorso strutturato: iniziano come junior consultant, diventano consultant e, in circa 30 mesi, possono arrivare a senior consultant - spiega Sabina Calvi -. Ogni fase ha obiettivi semestrali chiari, con pacchetti retributivi definiti dopo 30 mesi dall’assunzione. Non lasciamo nulla al caso: i giovani sanno fin dall’inizio quali competenze sviluppare e quali risultati ottenere». «I nostri team di progetto includono mix di seniority - aggiunge Amaglio -. I giovani entrano per imparare e contribuire operativamente, mentre i senior coordinano e guidano. Il clima interno, il work-life balance e le opportunità di crescita sono fondamentali per attrarre talenti».
«In Qintesi le persone non si sentono numeri - sottolinea la responsabile HR -. Ogni collaboratore è seguito, valorizzato e coinvolto in progetti concreti, con tutoring continuo e training on-thejob». Presenza territoriale, innovazione e sostenibilità guidano la strategia di Qintesi. «Abbiamo sei uffici in Italia - spiega Amaglio - Milano il polo principale, Roma, Bergamo all’interno del Parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso, Marcon, Mantova e Brescia completano la rete. Questo modello intercetta talenti locali e risponde alle nuove attitudini dei giovani, che non vogliono trasferirsi lontano da casa».
Nei territori più piccoli, la concorrenza con le grandi multinazionali è alta: «Monitoriamo le opportunità con prudenza - aggiunge Amaglio - ma evitiamo di fare passi più lunghi della gamba». Il lavoro quotidiano dei team è stimolante e variegato. Arianna racconta: «Sono consulente in Area Digital Supply Chain e Manufacturing, seguo progetti in ambito Procurement e Real Estate su SAP. La composizione dei team varia da tre a circa dieci persone: cambiare gruppo spesso è arricchente, consente di acquisire nuove competenze e costruire relazioni professionali durature».
L’onboarding dei neoassunti inizia già dal primo giorno. «Dalla selezione alla presentazione delle figure principali, fino ai corsi dell’Academy, il nuovo collaboratore conosce subito: l’organizzazione, i valori e il proprio percorso di crescita - spiega Calvi -. Ogni fase del percorso è chiara, con tutoring e affiancamenti che aiutano a sviluppare le competenze richieste dai progetti». La dimensione internazionale è in crescita: Qintesi ha guidato oltre 70 progetti all’estero, ma Amaglio sottolinea che l’espansione non si limita a «piantare una bandierina»: «Serve un tessuto di relazioni, professionisti senior locali e un approccio graduale». In questo ecosistema, la valorizzazione delle persone è centrale. «Il nostro payoff People Shaping Solutions sintetizza tutto - conclude Amaglio -. Non realizziamo software da soli, né diciamo alle aziende cosa fare: supportiamo soluzioni applicative con le competenze delle persone».
La crescita è strutturata e i giovani, come Arianna, possono apprendere rapidamente, contribuire concretamente ai progetti e vedere i propri risultati riconosciuti. Qintesi è così: un ecosistema digitale in cui innovazione, sostenibilità e sviluppo delle persone non sono concetti astratti, ma pratiche quotidiane. Un luogo dove i giovani possono crescere, fare esperienza reale, acquisire skills preziose e comprendere fin dall’inizio dove potranno arrivare. «Adoro la consulenza - sottolinea Arianna Abbiati - perché permette di crescere velocemente, sviluppare competenze trasversali e collaborare con clienti e colleghi. Qui non ci si sente mai solo un numero».
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