Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 31 Ottobre 2025
Il Cava Day in provincia di Sondrio: fascino
della pietra e futuro dell’industria
Studenti in visita alla Nuova Serpentino d’Italia per scoprire l’estrazione e la lavorazione della pietra. Un settore che cerca nuove figure professionali e guarda al futuro
Chiesa in Valmalenco
Il momento non è privo di difficoltà per l’industria estrattiva e mineraria in generale e anche per quella della provincia di Sondrio, in particolare, ma quello dell’estrazione e della lavorazione della pietra resta un mondo capace di stupire. Affascina e attrae coloro che, ignari, lo avvicinano e che non possono non rimanere a bocca aperta di fronte a pareti verticali levigate e frutto di anni di estrazione, ai laboratori di lavorazione industriale e, ancor più, al taglio manuale del serpentino.
Che diventa magnetico e che ha incantato anche gli studenti delle due classi di terza e quarta dell’indirizzo di biotecnologie ambientali dell’istituto tecnico Enea Mattei di Sondrio che, pochi giorni fa, sono saliti a Chiesa in Valmalenco con i loro professori, Walter Porta e Monica Toloni, per visitare la cava di estrazione e il laboratorio di lavorazione della Nuova Serpentino d’Italia, accompagnati dalla figlia dei titolari, Viviana Cabello.
Il tutto in occasione del Cava day, edizione numero nove, organizzato dalla categoria merceologica dell’industria estrattiva e mineraria di Confindustria Lecco e Sondrio guidata da David Govoni, di Unicalce Lecco, e che ha in Adele Cabello, della Serpentino e Graniti di Chiuro, la sua vicepresidente e rappresentante della piccola industria.
Il Cava day si è svolto nella location di Chiesa, per quanto riguarda la provincia di Sondrio, mentre a Lecco due classi di studenti dell’istituto Medardo Rosso, indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio, hanno visitato gli impianti di Bortolo Fassa e di Unicalce.
«Per noi è molto importante dialogare con le giovani generazioni, soprattutto con riguardo al futuro delle imprese – dice David Govoni –. Nel nostro settore servono figure professionali molto diverse, ma soprattutto profili tecnici. È un ambito in cui il trasferimento del know how è fondamentale, quindi servono persone che possiedano sì hard skills, ma anche soft skills quali capacità di problem solving, adattabilità, attenzione alla sicurezza e attitudine al lavoro in squadra».
Alla Nuova Serpentino d’Italia, gli studenti sono stati presi per mano da Viviana Cabello e accompagnati in visita allo stabilimento a partire dalla cava di estrazione.
«Poi siamo passati al laboratorio per la fresatura, la sabbiatura, la levigatura e la spazzolatura della pietra – dice Cabello –, dotato di macchinari di ultima generazione, ma direi che ad intrigare molto gli studenti, come sempre, è il laboratorio per la produzione delle piode a mano. L’arte della spaccatura è sempre un qualcosa che incanta gli studenti ed appartiene a una maestria che si tramanda di generazione in generazione. Anche se, devo dirlo, il nostro core business non sono più le piode ormai, ma sono le pavimentazioni e i rivestimenti in pietra. Proprio in questi giorni siamo impegnati a Copenhagen per rifare il rivestimento della locale Camera di Commercio, per una superficie di 3mila metri quadri».
Una grossa commessa, come quella per la pavimentazione della cancelleria di Berlino eseguita alcuni anni fa dalla Serpentino e Graniti di Chiuro e che rende l’idea di quanto queste aziende di medio-piccole dimensioni della zona siano affermate in tutto il mondo. E, anche se fanno fatica a reggere il mercato, non mollano la presa.
«Il momento non è esattamente d’oro per il nostro settore – ammette Adele Cabello –, non favorito dalla legislazione europea. Il Green deal non ci aiuta anche se, alla fine, si sta capendo che le terre rare sono indispensabili e che il fatto che la Cina tenda a divenirne il monopolista costituisce un pericolo per il nostro mercato».
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