
Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Ottobre 2025
Inclusione lavorativa dei disabili,
Provincia di Sondrio stanzia 700mila euro
Un programma articolato che combina politiche attive, formazione ed incentivi alle imprese, con un focus sulle competenze digitali e le soft skill
Sondrio
Formazione, percorsi personalizzati e incentivi per le imprese: è stato approvato dal presidente di palazzo Muzio, Davide Menegola il nuovo piano provinciale 2025-2026. Itinerari VIII, questo il nome, è lo strumento strategico di programmazione territoriale che definisce obiettivi e risorse per il biennio in materia di inclusione lavorativa.
Le risorse complessive ammontano a 707.218 euro, destinate a finanziare dieci diverse linee d’azione, dalla Dote lavoro persone con disabilità ai servizi integrativi e di orientamento, fino alle iniziative per la cittadinanza digitale e all’accompagnamento al lavoro di persone con disturbi dello spettro autistico. Un piano articolato, che combina politiche attive, formazione e incentivi alle imprese in un’ottica di rete, valorizzando la collaborazione tra centri per l’impiego, servizi sociali, enti accreditati, organizzazioni datoriali e realtà del terzo settore. Quella rete che sul territorio valtellinese sta dando ottimi risultati.
L’obiettivo è duplice: da un lato facilitare l’ingresso o il reinserimento lavorativo delle persone con disabilità attraverso percorsi personalizzati, dall’altro rafforzare la tenuta occupazionale di chi già lavora, sostenendo imprese e lavoratori nei momenti di difficoltà o riorganizzazione. Il tutto secondo un approccio che mette al centro la persona e la relazione con il territorio.
Il nuovo piano nasce dall’analisi dei dati più recenti. Alla fine del 2024, le persone iscritte alle liste ex legge 68/99 e disponibili al lavoro risultavano in calo rispetto all’anno precedente, tornando sui valori del 2022. Nel corso dell’anno sono state registrate 143 nuove iscrizioni, 96 reiscrizioni (lavoratori che hanno perso il posto e si sono nuovamente rivolti al servizio) e 112 uscite per assunzioni o cancellazioni. L’Ufficio collocamento mirato ha gestito 598 prospetti informativi inviati dalle aziende del territorio, ha stipulato 59 convenzioni ex art. 11 e una convenzione ex art. 14, per un totale di 77 posti riservati. Sei le aziende segnalate al servizio ispettivo per inottemperanza agli obblighi di legge.
Tra le novità del biennio spiccano le azioni di sistema orientate alla valorizzazione delle competenze e alla formazione mirata. Ogni persona inserita nel percorso avrà a disposizione un Patto di servizio personalizzato, costruito a partire da una fase di valutazione e analisi delle competenze, seguita da eventuali interventi di aggiornamento professionale o formazione per la creazione d’impresa. Il piano prevede inoltre misure dedicate alle soft skill e alle competenze digitali.
La rete territoriale svolge un ruolo centrale. I centri per l’impiego continueranno a lavorare in stretta collaborazione con le aziende, le cooperative e gli enti del terzo settore, per costruire percorsi di inserimento realmente sostenibili. In questo quadro si inserisce anche la Dote impresa - collocamento mirato, che mette a disposizione oltre 337mila euro per supportare concretamente le imprese che scelgono di assumere persone con disabilità.
«Il sostegno all’occupazione dei lavoratori in situazione di disabilità è una priorità sociale ma anche economica – sottolineano dagli uffici provinciali – perché un territorio inclusivo è un territorio che cresce in modo più equilibrato e responsabile».
Il nuovo piano, oltre a dare continuità alle misure precedenti, introduce dunque un modello di accompagnamento più personalizzato, capace di coniugare inclusione, innovazione e produttività. In una provincia dove il tessuto economico è composto in gran parte da piccole e medie imprese, la sfida sarà trasformare l’obbligo di legge in una opportunità condivisa di crescita.
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