Intelligenza artificiale in azienda,
«verso modelli personalizzati»

Confapi Lecco Sondrio ha coinvolto trenta imprenditori nella formazione sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo ora è implementare nuove tecnologie all’interno delle imprese e arrivare a sviluppare strumenti propri

Lecco

Gli imprenditori lecchesi di Confapi Lecco Sondrio si mettono in gioco in prima persona per portare nelle proprie attività lo sviluppo di intelligenza artificiale. Ne hanno capito l’importanza e insieme al Politecnico mettono le basi per consentire all’innovazione di creare nuova crescita.

Si è concluso in questi giorni il corso organizzato dall’associazione guidata da Enrico Vavassori dal titolo “AI in azione: strumenti pratici per l’efficienza aziendale”. Il corso è stato organizzato con il polo lecchese del Politecnico di Milano “su misura”, visto che è stato preceduto da un’ampia raccolta di questionari per conoscere caratteristiche ed esigenze delle aziende.

Luigi Pes cos Incontro settimanale All’iniziativa hanno partecipato 30 imprenditori con un incontro a cadenza settimanale in novembre gestito dai professori Marco Tarabini e Manuel Roveri per comprendere le opportunità dell’utilizzo dell’AI rispetto alle specifiche esigenze delle pmi locali.

«I professori del Politecnico afferma Luigi Pescosolido consigliere di Confapi Lecco Sondrio e promotore del corso - ci hanno spiegato cosa c’è dietro l’IA: dicendoci che tutto ciò che acquisisce (immagini o parole) viene tradotto in stringhe numeriche.

Con la comprensione dello strumento gradualmente gli imprenditori hanno interagito esprimendo ipotesi concrete su come potrebbero usarla nelle loro aziende. Il classico è l’uso per Chat Gpt, ma il corso ha dato coscienza di usare l’AI in ambiti più produttivi. Come imprenditori – aggiunge Pescosolido - siamo consapevoli che l’Ai porterà grandi trasformazioni in azienda. Lo scopo del corso era capirla e comprendere come sfruttarla al meglio. L’obiettivo è stato certamente raggiunto perché ogni partecipante ha, sin da subito, iniziato un proprio percorso personale per capire come implementarla all’interno della propria realtà, e non è escluso che possano nascere collaborazioni future con il Politecnico per la creazione di modelli di Ai propri, magari in sinergia tra più aziende».

Dibattito aperto All’iniziativa hanno partecipato imprenditori di diversi settori, dalla meccanica olido alla plastica, ai servizi per imprese con dimensione media di circa 30 dipendenti. A dirsi «molto soddisfatti e stupiti della partecipazione attiva degli imprenditori» sono i due docenti, che riferiscono come durante il corso l’attenzione sia stata «sempre stata molto alta e l’interazione con i partecipanti estremamente costruttiva. Abbiamo toccato varie tematiche durante le lezioni: dai dati immessi nell’Ai all’utilizzo dei prompt più efficaci fino a analizzare casi particolari di esigenze aziendali. L’Ai può aiutare tanto le aziende nei compiti di basso livello e molto ripetitivi».

Sul tema resta aperto il dibattito che riguarda costi e benefici dell’uso di Ai. Fra i costi ci sono quelli economici per lo sviluppo, l’implementazione, la manutenzione, l’aggiornamento dei sistemi di Ai. E ci sono i costi sociali legati ai rischi di disoccupazione.

I benefici includono la possibilità di prendere decisioni basate su dati analizzati da strumenti molto potenti a un forte miglioramento dell’efficienza produttiva.

Per il presidente di Confapi Lecco Sondrio, Enrico Vavassori, «l’intelligenza artificiale è ormai una presenza imprescindibile nella vita lavorativa quotidiana di tutte le imprese. Saperla padroneggiare in un contesto di continua crescita ed evoluzione è diventato un requisito fondamentale tra le competenze necessarie per restare competitivi».

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