La nuova era della Popolare di Sondrio: Andrea Casini e gli altri manager in arrivo

Il banchiere, già in UniCredit, guiderà la banca del territorio in una fase di piena integrazione con Bper. Definito il nuovo board con figure di alto profilo.

Sondrio

Quella che sta per iniziare è una nuova era per la Banca Popolare di Sondrio, il cui capitale sociale è ormai acquisito all’80,69% da Bper Banca spa, istituto di credito di Modena di cui è amministratore delegato, dall’aprile dello scorso anno, Gianni Franco Papa.

Lo stesso, che ha iniziato il proprio percorso professionale in UniCredit spa, è divenuto responsabile della divisione Cee e vice ceo di Bank Austria nel 2010, per poi percorrere tutti i gradini in salita fino a rivestire l’incarico di direttore generale nel 2026. Ed è proprio lì, in UniCredit, che Papa è entrato in contatto con Andrea Casini, designato alla futura presidenza della Banca Popolare di Sondrio.

Il nome del banchiere è uscito lunedì, in sede di pubblicazione delle liste dei candidati per il nuovo board della Popolare Sondrio, che verrà nominato nell’assemblea ordinaria del 15 settembre prossimo.

Una figura formatasi nello stesso ambiente di Papa, in UniCredit, co-responsabile della rete di commercial banking italiana dell’istituto di credito, già direttore generale e vicepresidente del consiglio di gestione di UniCredit Bulbank (banca di Bulgaria) e per alcuni anni titolare di ruoli di responsabilità nel ramo UniCredit Repubblica Ceca.

Un manager, quindi, che l’attuale vertice di Bper conosce bene, con cui ha lavorato a stretto contatto in passato anche durante l’espansione a Est dell’importante istituto di credito e che viene considerato come una figura di equilibrio in questa fase di piena integrazione della Popolare Sondrio con Bper. Con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’istituto di credito sondriese come banca del territorio, ma dentro una vision più ampia, guidata dal gruppo modenese.

Accanto a un manager di alto profilo anche internazionale come Casini, poi, vi sono figure sempre di alta managerialità come quelle di Elvio Sonnino e di Giuseppe Recchi, indicati come futuri membri del board, affiancati da numerosi altri profili come Gabriele Beni, Annamaria Massimetti, Silvia Stefini, Cristiano Cincotti, Severine Melissa Harmine Neervoort, Maria Chiara Malaguti e Alessandra Ruzzu, tutti indipendenti, oltre a Simone Marcucci, Pierluigi Molla, Elena Conforti, Roberto Giay e Stefano Vittorio Kuhn.

Alti anche i profili di Sonnino e Recchi, dati a breve al fianco di Casini.

Il primo è vicedirettore generale e chief operating officer di Bper con un percorso professionale che lo ha visto operativo nel Banco Ambrosiano Veneto, poi nella Cassa di risparmio di Firenze, quindi in Banca Lombarda, nel Banco di Brescia e ancora in Ubi banca.

Il secondo è un manager a tutto tondo, nato a Napoli, ma torinese, oggi presidente della società Ponte sullo Stretto di Messina, già amministratore delegato di Affidea Bv group, principale operatore europeo nei servizi di diagnostica per immagini, ambulatoriali e oncologici, già presidente esecutivo di Telecom Italia, già presidente del consiglio di Eni spa e vice presidente della Fondazione Mattei. Per anni ha operato in General Electric dopo aver iniziato la propria carriera nel gruppo di famiglia Recchi construction spa.

La continuità, nel nuovo board, sarà rappresentata dalla figura di Pier Luigi Molla, nel cda di Bps dal 6 maggio scorso, così come ritornano i nomi di Stefini, Neervoort, Malaguti e Giay, mentre gli storici della Popolare Sondrio, Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale, Francesco Venosta, presidente, Loretta Credaro, consigliere, appaiono fuori dai giochi.

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