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Lunedì 01 Dicembre 2025
Riello, le rassicurazioni di Carrier non convincono i sindacati
Al tavolo ministeriale, le rassicurazioni dell’azienda statunitense non convincono. Si attendono offerte vincolanti e l’intervento del governo per tutelare l’interesse nazionale.
Lecco
Le rassicurazioni portate il 25 novembre dal gruppo statunitense Carrier Global Corporation al tavolo ministeriale sulla cessione del Gruppo Riello non convincono i sindacati, che «accolgono invece con soddisfazione la presa di posizione del ministero, secondo cui il piano industriale del nuovo proprietario non potrà non prevedere investimenti in Ricerca e Sviluppo, che è proprio l’attività svolta nello stabilimento lecchese», dove lavorano 150 persone. Lo affermano in una nota congiunta diffusa ieri Fim-Cisl Monza Brianza e Lecco, Fiom-Cgil Lecco e Uilm-Uil Lario. Se ne riparlerà nel prossimo incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy fissato per il 18 dicembre.
Dopo la scadenza della presentazione delle offerte, lo scorso 12 novembre, le indiscrezioni sui possibili acquirenti di Riello, storica azienda produttrice di caldaie che occupa 1300 persone di cui 600 in Italia fra Verona, Lecco e Treviso, indicavano che fra le offerte non vincolanti erano pervenute all’advisor, Bank of America, quelle di Ariston e di Ferroli, con manifestazioni di interesse anche dal colosso cinese Haier e dai Fondi Syntagma (Belgio) e Aurelius (Germania).
Ma in riunione non sono emersi nomi e, sottolineano i sindacati, impegni per il rilancio ancora non se ne vedono.
In merito al tavolo ministeriale Denise Milan (Fim), Giuseppe Cantatore e Dario Crippa (Fiom), Gabriella Trogu e Igor Gianoncelli (Uilm) scrivono che «ancora una volta gli aggiornamenti portati al tavolo dall’azienda sono stati di scarso rilievo. Quanto emerso dalla breve relazione, infatti, ricalca informazioni già note, con il mero ulteriore riferimento a una prima fase di offerte non vincolanti presentate da alcuni soggetti, i cui nomi non sono stati resi noti. Da un’iniziale scrematura è stato scelto un gruppo di aziende con cui proseguire il confronto. Queste, a seguito di una due diligence (indagine approfondita per valutare rischi, opportunità e convenienza dell’operazione), dovranno poi presentare offerte vincolanti per l’acquisto di Riello. Carrier, dal canto suo, dovrà presentare la notifica relativa al Golden Power, in modo tale che il Governo possa eventualmente esercitare i poteri speciali per proteggere gli interessi nazionali e la sicurezza».
In definitiva, per Fim, Fiom e Uilm sono «insufficienti le rassicurazioni ricevute dall’azienda sui criteri utilizzati per la selezione dei possibili acquirenti» in termini di piano industriale, impegno sociale, aspetto economico, «essendo le proposte ricevute da Carrier prive di dettagli su questi temi e quindi non attendibili».
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