Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 19 Novembre 2025
Sondrio, Cottarelli: denatalità
ed immigrazione le sfide cruciali
L’economista presenta il suo libro e sottolinea l’urgenza di affrontare il declino demografico e la carenza di forza lavoro, anche incrementando i flussi regolari
Sondrio
Sette temi, sette sfide che riguardano da vicino il futuro dell’Italia e con esso quello di ciascuno di noi. Dalla guerra, alla denatalità, dal cambiamento climatico alla crescita economica. Se n’è parlato mercoledì sera alla Sala Besta della Banca Popolare di Sondrio in occasione della presentazione del nuovo libro di Carlo Cottarelli, “Senza giri di parole – La verità sulle sfide economiche e sociali del nostro futuro”. Un incontro organizzato da Arca Fondi Sgr e moderato dal suo vice direttore generale, Simone Bini Smaghi, che ha guidato il dialogo con l’economista su questioni di portata globale ma con ricadute dirette anche nel nostro Paese – cui peraltro è dedicato un intero capitolo – e sui territori come quello valtellinese.
La serata si è aperta con i saluti del presidente della Banca Popolare di Sondrio, Andrea Casini, che ha richiamato il ruolo delle istituzioni finanziarie nell’alimentare una riflessione consapevole sui grandi cambiamenti in corso. «Come banca del territorio – ha detto Casini – sentiamo la responsabilità di contribuire alla discussione sui grandi temi del nostro tempo. Il mondo del credito è chiamato a confrontarsi con sfide sempre più ampie, mantenendo prudenza, solidità, trasparenza e vicinanza alle comunità». Un equilibrio, quello tra innovazione e tradizione, che per Casini è la chiave per affrontare un futuro in cui «non esistono soluzioni semplici, ma scelte consapevoli e il coraggio di sostenerle».
Simone Bini Smaghi ha definito il nuovo lavoro di Cottarelli come «uno dei libri più duri» scritti. «È un libro diverso dagli altri perché non ci sono risposte – ha detto l’economista –. Ci sono problemi enormi, aperti, per i quali a livello mondiale non abbiamo ancora trovato il bandolo della matassa. Ma non è un libro pessimistico: è un invito a riconoscere la realtà e ad affrontarla».
Fra questi, il tema forse più dirompente è quello della demografia: un calo della natalità che non riguarda soltanto l’Italia, ma l’intero pianeta, e che procede in maniera molto rapida. «Non lo percepiamo come un’emergenza perché siamo quasi nove miliardi (il picco sarà raggiunto nel 2080, ndr) – ha spiegato – ma già oggi il tasso di fecondità globale è sotto la soglia di sostituzione che è di 2, e scende ovunque: in Cina è a 1 figlio per donna, in Italia a 1,18, e persino in Africa l’indice sta calando». Se questo trend non si invertirà, la popolazione mondiale raggiungerà il picco entro il secolo e inizierà a diminuire rapidamente. In 32 generazioni.
Un argomento che se a livello mondiale è a lungo termine per l’Italia è attuale e tocca da vicino anche la provincia di Sondrio. I più recenti rapporti dell’Inps e della Camera di commercio mostrano un territorio che perde gradualmente popolazione in età lavorativa, un tessuto produttivo che registra pensionamenti sempre più numerosi e un mercato del lavoro che fatica a trovare persone disponibili. Le analisi Excelsior, pubblicate mese dopo mese, raccontano chiaramente la difficoltà delle imprese nel reperire lavoratori e confermano una criticità ormai strutturale.
È qui che entra in gioco il capitolo sull’immigrazione, affrontato da Cottarelli con estrema chiarezza: «Prima di tutto bisogna bloccare gli sbarchi clandestini e poi incrementare i flussi regolari. Ne abbiamo bisogno perché non abbiamo fatto abbastanza figli». Oggi con il decreto flussi l’Italia accoglie circa 165mila nuovi immigrati l’anno, ma secondo Cottarelli ne servirebbero almeno il doppio per mantenere stabile la forza lavoro. Un tema delicato, che chiama in causa normative europee e convenzioni internazionali, ma che non può più essere eluso perché tutta l’architettura economica e sociale del Paese ne dipende.
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