Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 20 Novembre 2025
Terna e le Olimpiadi, Valtellina al centro della nuova dorsale del Nord
Terna ha investito 300 milioni di euro per potenziare la rete elettrica in Valtellina, rendendola più resiliente agli eventi estremi e strategica per i Giochi olimpici.
Sondrio
Maggiore stabilità della rete per un intervento che segna uno spartiacque tra il prima e il dopo, e mette la Valtellina al centro della nuova dorsale elettrica del Nord.
Si sono conclusi nei tempi previsti gli interventi per la nuova rete elettrica in alta e altissima tensione dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026 messi in campo dal gestore della rete elettrica nazionale. La società guidata da Giuseppina Di Foggia ha previsto un investimento di circa 300 milioni di euro per realizzare le infrastrutture finalizzate a potenziare la magliatura della rete elettrica di un’estesa porzione del Nord Italia e ad aumentare la resilienza in aree fortemente interessate negli ultimi anni da eventi meteorologici estremi, tra cui la Valtellina.
Qui, tra Livigno e Valdidentro, Terna ha realizzato uno degli interventi più complessi dell’intero programma, un’opera che non solo garantirà continuità durante l’evento, ma rappresenterà un salto di qualità permanente per l’intera provincia.
In Alta Valtellina Terna ha, infatti, firmato un risultato tecnico di primo piano: due linee in cavo interrato da circa 20 km ciascuna che collegano la cabina primaria di Livigno alla nuova stazione elettrica di Premadio. Un’infrastruttura che molti addetti ai lavori considerano un «prima e dopo» per il sistema elettrico della zona. Fino a oggi Livigno e le aree limitrofe non erano raggiunte dall’alta tensione. Con questo intervento, per la prima volta entrano stabilmente nella rete nazionale, riducendo in modo significativo i rischi di isolamento.
La posa dei cavi non è stata semplice: scavi in roccia, cantieri in quota, spazi ridotti, neve, gelo. Per portare a termine i lavori Terna ha mobilitato oltre 100 professionisti specializzati, molti dei quali del territorio. La complessità ha imposto l’utilizzo di mezzi come la catenaria Trencher, indispensabile nelle tratte più strette o in presenza di substrati rocciosi particolarmente resistenti.
La scelta del cavo interrato non è stata dettata solo da motivi tecnici, ma strategici perché minimizza l’impatto visivo e aumenta la resilienza della linea in un’area soggetta a fenomeni estremi.
Se l’elettrodotto è il cuore dell’opera, la nuova stazione elettrica di Premadio ne è il cervello. Terna l’ha progettata con tecnologia blindata compatta, la soluzione più moderna oggi disponibile per contenere gli spazi e nascondere gli impianti all’interno di strutture integrate nel paesaggio.
Per ridurre l’impatto sull’ambiente alpino, la stazione è stata interrata fino a 5 metri. Una scelta ambiziosa, che ha richiesto un’opera civile enorme: 150 pali trivellati da 16 metri per sorreggere lo scavo e dare stabilità all’intera piattaforma. Sessanta lavoratori specializzati hanno seguito ogni fase del cantiere, che Terna ha portato avanti mantenendo un confronto costante con amministrazioni locali e comunità.
Se è vero che le Olimpiadi hanno imposto tempi serrati e standard altissimi, è altrettanto vero che la provincia di Sondrio ne esce con un patrimonio che andrà oltre l’evento, un’eredità industriale di lungo termine che garantirà maggiore stabilità della rete.
«I Giochi olimpici e paralimpici Milano Cortina 2026 rappresentano, per le infrastrutture di Terna, una sfida che stiamo affrontando con visione e responsabilità – ricorda l’amministratore delegato e direttore generale di Terna, Di Foggia –. Grazie al nostro patrimonio di competenze ingegneristiche, è stato possibile realizzare opere di valore strategico e a basso impatto ambientale. Si tratta di un investimento che va oltre l’evento olimpico: grazie agli interventi attuati sulla rete elettrica cittadini e imprese potranno beneficiare di una migliore qualità del sistema elettrico anche negli anni a venire. Proseguiamo con impegno nella realizzazione degli interventi previsti dal Piano industriale, a conferma del ruolo di Terna a beneficio della sicurezza elettrica del Paese».
Altro elemento centrale dell’operazione è il ruolo di Brugg Cables, società del gruppo Terna Energy Solutions, che ha fornito direttamente i cavi necessari. Una scelta che ha permesso di tagliare tempi e procedure, rendendo possibile la conclusione dei lavori entro la scadenza olimpica.
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