Unipol, utile semestrale in crescita
grazie a Bper e Popolare di Sondrio

Il gruppo assicurativo beneficia del contributo delle partecipazioni nelle due banche. Previsto un provento straordinario di 170 milioni nel terzo trimestre

Milano

Bper-Popolare, l’operazione di acquisizione spinge in alto i conti di Unipol. Il Gruppo assicurativo, ispiratore del “matrimonio” tra i due istituti, chiude il primo semestre di quest’anno con un utile di 743 milioni di euro, in crescita del 17,6% rispetto allo stesso periodo del 2024, beneficiando del contributo, raddoppiato a 244 milioni, delle partecipazioni in Bper e nella Banca Popolare di Sondrio. L’adesione di Unipol all’Opas, cui il gruppo ha consegnato tutte le azioni, non solo ha favorito l’operazione, ma produrrà un provento straordinario di 170 milioni che verrà contabilizzato nel terzo trimestre e che potrà contribuire a rialzare la cedola a fine anno. «Il trimestre è andato molto bene, ma i numeri migliori della storia devono ancora arrivare e, se vi fidate di noi come avete fatto in passato, li vedrete» ha promesso agli analisti l’amministratore delegato, Matteo Laterza.

A fornire una spinta importante è proprio l’integrazione tra Bper e la Popolare di Sondrio, vista con grande ottimismo dall’amministratore delegato di Unipol. Una spinta arriverà dall’integrazione tra Bper e Sondrio. Unipol, infatti, beneficerà delle sinergie di un gruppo che avrà una capitalizzazione di 17 miliardi e una redditività attorno ai 2 miliardi. E lo farà non solo come azionista di riferimento con il 20% ma anche «come distributore di prodotti assicurativi – dice Laterza -: con Bper abbiamo fatto un gran bel lavoro a livello di aumento della produttività e l’intenzione è di replicare a Sondrio. Fondendo le due entità ci sarà molto spazio di manovra e di miglioramento, così da rafforzare ulteriormente il canale strategico della bancassicurazione».

Nel primo semestre del 2025, infatti, gli sportelli bancari hanno rappresentato il 47% della raccolta vita e il 7% di quella danni, contribuendo a una crescita complessiva dei premi del 12,3%, saliti a 9,2 miliardi di euro, con quelli nel danni in aumento del 4,5% a 4,8 miliardi e quelli nel vita saliti del 22,3% a 4,4 miliardi.

L’operazione tra Bper e Popolare rappresenta dunque per Unipol non solo un consolidamento del gruppo bancario in un contesto più ampio e competitivo, ma anche nuove opportunità per l’offerta di prodotti assicurativi e servizi finanziari più integrati. Il “matrimonio” tra i due istituti promette margini di miglioramento e innovazione, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il canale strategico della bancassicurazione, valorizzando al contempo il legame con il territorio.

L’utile del gruppo assicurativo, che include solo i dividendi delle banche ed è la base da cui attingere la cedola, è cresciuto del 30,2% a 740 milioni, mentre l’indice di solvibilità consolidato è salito dal 212% al 222%, esprimendo un capitale in eccesso di oltre 6 miliardi.

Alla crescita del ramo danni - che registra il miglioramento della redditività tecnica, con il combined ratio in calo dal 93,1% al 92,7% - hanno contribuito tutti i canali di vendita e i rami di attività con l’apporto molto significativo (+12%) della salute. Nel vita la crescita è stata alimentata sia dal canale bancario che dagli agenti, nonché da grandi contratti collettivi previdenziali.

Il titolo Unipol in Borsa ha registrato un leggero calo, penalizzato da effetti tecnici legati alla gestione della quota in Bper, ma il management resta fiducioso, sottolineando che i risultati migliori arriveranno nei prossimi trimestri, grazie anche al completamento dell’operazione su Sondrio.

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