Addio al bus bluceleste: Aliberti se la prende con Linee Lecco

Il presidente: «Non hanno interesse a portare il nome della città in tutt’Italia?»

Lecco

Un Lecco senza pullman? Potrebbe accadere. Nel senso che il bus fatto completamente rinnovare da Paolo Di Nunno per la serie B e che fu presentato dall’allora direttore di Linee Lecco Salvatore Cappello in piazza della stazione, potrebbe essere “riverniciato”. Ovvero tolti tutti i riferimenti esterni. Ad ammetterlo è stato Aniello Aliberti qualche giorno fa quando nella conferenza stampa-fiume di inizio stagione ha ammesso: «Potrebbe essere riverniciato o cancellato nelle fiancate perché per Linee Lecco è un costo. Cosa devo dire? Che la municipalizzata non ha interessa a far girare il nome Lecco per tutta Italia? Considerate che noi adesso tra prima squadra e Primavera 2 faremo ancora più viaggi in tutta Italia, fuori da Lecco. Quel pullman potrebbe girare tutti i fine settimana, almeno».

Aliberti ha insistito: «Per me vanno bene anche i pullman della “Pippo Tour”, se esistesse. Ma mi pongo il problema per la città. Linee Lecco è la compagnia di Lecco, di totale proprietà del Comune di Lecco. E non è importante l’immagine? Hanno altri problemi? Ne prendo atto, ma sono troppe le cose che non vanno in questo comune. Devo sempre prendere atto io di tutto: stadio, campi del Bione, ora persino il bus».

E il presidente del Lecco non aveva mandato a dire neanche la questione dei soldi dati a Linee Lecco: «Noi con la precedente amministrazione di Linee Lecco ci eravamo messi d’accordo per ricevere una sponsorizzazione da circa 50mila euro. Se poi, a fine anno, fossero stati 48, 45, 43mila nessuno avrebbe mai detto niente. E noi per essere super corretti abbiamo pagato tutte le fatture a Linee Lecco per una concorrenza di 50mila euro. Alchè sono arrivati e ci hanno detto: “Possiamo darvi 25mila euro”. Ma come? E gli accordi? Carta straccia?». Insomma il Lecco non rischia di perdere solamente il mezzo bluceleste che tanto orgoglio portava in giro per l’Italia, ma anche la compagnia dei bus di “bandiera”. Infatti Aliberti ha avviato una ricerca a 360 gradi per un’agenzia di trasporti che possa portare il Lecco nelle città in cui giocherà in trasferta sia la prima squadra che la Primavera. Sarebbe però quanto mai singolare che la compagnia “comunale” (è privata ma a totale partecipazione pubblica del Comune), restasse fuori da questa ricerca per contrasti con la società. Contrasti che, comunque la si guardi, non sembrano essere causati da errori o mancanze del Lecco. Anzi. Ma farsi portare in giro da una compagnia di Bergamo, Monza, Milano, Como, non dovrebbe essere la stessa cosa. Già martedì alla conferenza stampa indetta da Linee Lecco per le 13, si dovrebbe capire qualcosa di più.

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