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Giovedì 14 Agosto 2025
Calcio Lecco, Valente lancia i giovani
e non chiude al mercato
Il mister bluceleste valorizza i nuovi arrivi in rosa. Apertura al mercato per un rinforzo in attacco, ma solo se funzionale al progetto
Lecco
Cresce la curiosità alla vigilia di Lecco-Ospitaletto di Coppa Italia (si gioca domenica alle ore 18 al Rigamonti Ceppi). Cresce perché le novità nel Lecco 2025-2026 sono davvero tante e mister Federico Valente le ha “coperte” tutte, ossia ha fatto giocare tutti con un minutaggio minimo di 20-30 minuti a partita. Difficile ipotizzare, infatti, un undici titolare, a parte i soliti noti (Furlan, Battistini, Frigerio, Sipos e pochi altri). Il motivo? Valente ha voluto dare a tutti le stesse chance di mettersi in mostra. Però ora si fa sul serio e tra Coppa e campionato si scopriranno le prime carte, a partire dal diciannovenne “puntero” Anas Alaoui, sul quale Valente si lascia sfuggire: «È una promessa che ci ha dimostrato, già in parecchi momenti, che può darci una grandissima mano. Tra l’altro lui stravede per i compagni di gioco ed è già ben integrato”, nonostante la difficoltà linguistica (Alaoui parla tedesco, ndr). E poi i tanti italiani, quelli come Stefano Mallamo, Antonio Metlika, che sono stati tra le sorprese del centrocampo bluceleste. Ma anche l’ultimo arrivato, l’ispano-argentino Gregorio Tanco, fa sfuggire a Valente la definizione di uno “che ci dimostra veramente di aver piacere a far parte di questo gruppo. Queste settimane sicuramente ci hanno aiutato a integrarlo perché adesso inizia il campionato e se uno arriva senza tanto allenamento, senza aver fatto parte del gruppo, è difficile inserirsi. Invece Tanco lo ha fatto subito».
Non solo Alaoui, Metlika, Mallamo, Tanco. Le novità sono molto più numerose e a chi ha visto mancare un po’ di apporto dalla destra, dove però Davide Grassini è in crescita, mister Valente fa notare che il cross o l’attacco alla porta non c’è solo lui: «Come quinto di destra penso che con Gabriel Pellegrino abbiamo trovato anche un giocatore molto frizzante, uno diverso dal concetto di quinto normale: penso che lui nasca come centrocampista però ha tutte le qualità per fare anche il quinto in modo interessante. Rimaniamo sempre aperti fino all’ultimo giorno del mercato, per guardare che opportunità ti possa dare, quali altre soluzioni siano praticabili, ma non sono affatto scontento dei miei quinti». Dunque Pellegrino c’è. Ma la domanda sorge spontanea: tra tutti questi nuovi, il vecchio Frigerio alla fine resterà? «Io in primis – spiega Valente - provo a capire anche il giocatore, ma c’è anche la società, ci sono gli interessi della società. Poi io come allenatore, fino a quando da sopra, dalla dirigenza, non mi dicono “Guarda, Marco va via”, per me Frigerio fa parte del gruppo e lo tratto come un giocatore su cui contare. Anzi, per me è un giocatore molto importante. Chi ha visto le amichevoli lo sa».
Infine l’attacco: Sipos e Galeandro sono in forma, Alaoui sta crescendo e Furrer potrebbe essere il guastatore giusto dietro una o due punte di ruolo. Un rinforzino, però, non guasterebbe. «Poi si vedrà – taglia corto Valente – anche se penso che, se facciamo i calcoli, un posticino in lista forse ci sarebbe ancora, ma non voglio fare colpi veloci, solo per farli. Io e la società, il direttore, siamo tranquilli su questo punto: o troviamo quel che ci serve davvero o stiamo bene così».
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