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Domenica 24 Agosto 2025
Calcio Lecco, Valente soddisfatto a metà: «Dobbiamo ancora migliorare»
CatenaccioL’allenatore bluceleste elogia l’impegno dei suoi, ma sottolinea la necessità di affinare l’intesa e sfruttare meglio le verticalizzazioni.
Lecco
Un primo tempo quasi perfetto, una ripresa di sofferenza. Ma comunque un Lecco in crescita rispetto alla gara di Coppa Italia di soli sei giorni prima. Forse troppe energie spese per confezionare il 2 a 0 del primo tempo si sono pagate nella ripresa. Ma per fortuna i sostituti entrati in campo, in primis Bonaiti, ci hanno messo una pezza. Il 2 a 2, seppur meritato dall’Ospitaletto, sarebbe stato una beffa, visto il primo tempo. Mister Federico Valente la vede così: «Penso che se una squadra riesce anche a soffrire in un momento come quello di sabato, allora dimostra carattere. Penso che la squadra volesse far bene. Calo fisico o non fisico, alla fine tutti quelli che erano in campo e quelli che sono subentrati hanno provato a portarla a casa. Chiaro che abbiamo tanto lavoro ancora da fare». Di sicuro, a supportare la squadra, una Curva Nord che ha cantato dal 1° al 90° e ha apprezzato l’impegno, più che il gioco, bluceleste: “Sì, penso di essermi espresso chiaramente la settimana scorsa: dovevamo fare qualcosa di diverso, ma non solo io, anche i ragazzi. I miei giocatori sono i più autocritici che conosco, lo sono più di me, e questo mi fa molto piacere. Non smetteranno mai di voler migliorare. Un grande complimento alla tifoseria che ci ha sostenuto oggi per 90, anzi 100 minuti. Con l’Fvs (Football video support, n.d.r.) oramai le partite durano molto di più”.
. Video di Marcello Villani Mister Valente su Lecco- Ospitaletto
Certo è che si sono viste, seppur abbozzate, le idee del tecnico italo-svizzero. Recupero palla e subito in verticale per Sipos, ma anche Frigerio e Furrer: «Non è solo questo che ho in mente – corregge Valente – Il primo tempo per me è stato un buon mix tra possesso palla e profondità, verticalità. Poi l’avversario è venuto un po’ più alto a pressarci, ma se noi avessimo saputo vedere gli spazi un po’ più chiaramente anche dal basso, saremmo andati almeno 4-5 volte in porta senza problemi. Avremmo potuto chiuderla, però non ce l’abbiamo fatta. Ripeto: c’è tanto lavoro da fare, ma per questo dico che a me non piace parlare di moduli, ma di principi, indipendentemente da che cosa ti concede l’avversario. La chiave sicuramente è che anche Frigerio e Furrer attaccano la profondità con Sipos. Questo allunga subito la squadra, mentre se Zanellato e Metlika rimangono in possesso palla, poi i quinti come Pellegrino salgono e aiutano. Pellegrino, di nuovo, oggi ha dimostrato che qualità abbia. Non so se ha perso una sola palla sabato sera, non lo so proprio».
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