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Venerdì 23 Maggio 2025
Futuro del Lecco, tra le idee un «ritorno a casa» per Anghileri e Bonaiti
Il 34enne centrocampista lecchese ha lasciato il Renate: «Ero in scadenza - spiega - e non mi hanno rinnovato. E un pensiero al Lecco lo farei». Bonaiti invece, centrocampista di 27 anni, è un altro lecchese che potrebbe “tornare alla base” dall’Alcione
Lecco
Il 34enne centrocampista lecchese Marco Anghileri ha lasciato il Renate. Con un comunicato la società delle “pantere nerazzurre” ha comunicato «con grande emozione e profonda gratitudine che, a partire dal 30 giugno, si concluderà il percorso in comune con Marco Anghileri. Dopo dieci stagioni in nerazzurro, ci è difficile trovare le parole giuste per raccontare quanto quest’uomo prima ancora che calciatore abbia rappresentato per la nostra società. La dedizione, la professionalità, l’attaccamento alla maglia. Tutto, in Marco, ha sempre parlato chiaro: è stato il miglior capitano e compagno di squadra che il nostro club potesse desiderare». Un addio che il centrocampista lecchese, residente con moglie e figlio a Galbiate, recepisce con un po’ di commozione: «Ci ho passato un’intera vita calcistica a Renate. Avevo fatto cinque anni e mezzo di prima squadra a Monza, dopo cinque anni di giovanili, e sei mesi di Albinoleffe. Posso dire di essere stato solo in tre squadre nella mia vita, giovanili a parte».
Nato a Lecco, cresciuto a Valmadrera, alla scuola calcio della Polisportiva Valmadrera, scuole elementari e medie alle suore e poi diploma al Badoni di Lecco come perito elettrotecnico, Anghileri, già dal cognome, è un lecchese doc.
Ma il Lecco non l’ha mai sfiorato? «Sì quando dall’Oggiono dovevo andare al Lecco o al Como, a 9 anni. Avevo scelto il Lecco ma poi era fallito e dunque sono andato a Como fino ai 12 anni. E dai 13 ai 23 anni sono stato a Monza. Poi Albinoleffe e a 24 anni sono sbarcato a Renate». Marco Anghileri a 34 anni vuole continuare e trovare una buona squadra. Magari tornando a casa: «Non è stata una mia decisione andarmene da Renate. Ero in scadenza e non mi hanno rinnovato, semplicemente. Se sto bene? Sto benissimo. E un pensiero al Lecco lo farei. Me l’hanno comunicato due giorni fa, il mancato rinnovo, ma certo sarebbe una cosa da considerare. Sarebbe una delle squadre in cui mi sarebbe comodo stare, visto che sono di qua. Chissà mai che non riusciamo a fare questo connubio. Finora però nessuno si è informato su di me, ma penso che nessuno si aspettasse che non avrei rinnovato. Secondo me non lo sapeva nessuno».
Il centrocampista lecchese Stefano Bonaiti, 27 anni, è un altro lecchese che potrebbe “tornare alla base” dall’Alcione. Se n’è già parlato. Potrebbe essere un “osservato speciale” anch’egli. Chissà che il Lecco non recuperi una tradizione di giocatori targati LC: «L’Alcione ha fatto un gran bel campionato. E Bonaiti è un buon centrocampista. Siamo diversi io e lui: io sono più un terzino, un quinto, un braccetto. Oramai è questo il mio ruolo. Lui è un mediano, più in mezzo al campo di me». Insomma, si potrebbero prendere entrambi per creare una squadra più “autoctona”. Ma Anghileri crede nella territorialità delle squadre in C? «Io ho sempre giocato vicino a casa. Mai andato lontano. E avere la famiglia vicina è sempre un aiuto a livello di testa, di consigli. Sai su chi fare affidamento. Ero molto legato a Monza prima del fallimento. Ma dove mi lego lascio qualcosa. Sia a Monza che a Renate. Do tutto fuori e dentro il campo. Certo, sono di queste zone per cui sarebbe per me più facile legarmi al Lecco».
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