Galli più forte anche della sfortuna: «È stato bellissimo segnare quel gol»

Reduce da lunghi infortuni, il bulciaghese di nuovo protagonista nel Lecco. «Dopo quasi due anni che non giocavo, la rete contro l’Albinoleffe una gioia doppia».

È il dodicesimo del secondo tempo all’Albinoleffe Stadium di Zanica. Dopo aver segnato il gol del pareggio tra Albinoleffe e Lecco, Giorgio Galli si stende supino, mani al volto, sguardo al cielo, sommerso dall’abbraccio dei compagni.

Non ha vinto i campionati del mondo, non ha segnato un gol decisivo per le sorti del campionato bluceleste. Ha realizzato, però, un gol importantissimo. Per sé stesso. A Zanica è risorto un giocatore di grandi qualità ma che, a soli 26 anni, si sentiva “finito”. Un “crack” dietro l’altro: prima lo scontro con Collodel del Novara, a novembre 2020. Poi un altro, quello a Salò, contro la Feralpi, a gennaio 2022. In mezzo una piccola lesione al collaterale, nel ritiro dell’estate 2021, che forse, guarita un po’ in fretta, ha causato la recidiva al crociato del ginocchio sinistro rotto e operato due volte.

«Un punto guadagnato»

Insomma, un calvario. In mezzo, la carriera di un calciatore che, però, non ha mai mollato di un centimetro. Tra mille incertezze, paure e scoraggiamenti, Giorgio Galli da Bulciago, non ha avuto momenti facili in quasi due anni di riabilitazione.

Ma la gioia di Zanica qualcosa ha restituito, della spensieratezza del tempo andato: ha regalato la speranza in un futuro calcisticamente in crescita.

«Dopo quasi due anni che non giocavo, perché alla fine ero rientrato ma mi ero rifatto male, è stato bellissimo segnare quel gol…- confessa -. Anche per i miei compagni. Venivamo da una partita vinta e volevamo continuare questo percorso. Sapevamo che era una gara tosta contro un avversario che gioca insieme da anni. Siamo riusciti a metterci a posto, per cui è un punto guadagnato. E la gioia è doppia perché sono riuscito a segnare quel gol che mi ha ripagato di tante fatiche».

«Devo mettere minuti nelle gambe»

Tacchinardi era stato duro con Galli prima del suo rientro. Parlava di un giocatore “bloccato” dal timore. Ma in grande forma. Aveva ragione? Il centrocampista bluceleste risponde così: «Il mister mi parlava, mi spronava a non aver paura, a essere mentalmente più libero possibile. Certo non è facile rientrare e avere quella freschezza che avevi prima, per cui ci devi lavorare, liberi la testa e vai. Ora penso di essere pronto».

Galli è stato più forte della sfortuna. Anche se, dopo la grande gioia del gol e del pareggio in una terra per il Lecco ostile come quella bergamasca, il calciatore di Bulciago è più realista che mai. Il gol è già alle spalle. Il futuro davanti: «Anch’io capisco che devo mettere minuti nelle gambe. Dopo tanto tempo senza giocare una partita, ti manca il campo. Devi trovare freschezza, brillantezza nelle giocate, devi essere lucido e questo lo ritrovi, lo guadagni, solamente con il tempo, con le gare giocate».

Intanto, si parla già di un possibile nuovo duo di centrocampo: Maldonado, più regista, e Galli, incontrista ma anche mezz’ala, mediano, un giocatore “multiruolo”. Galli risponde: «Nel centrocampo a tre ho sempre giocato sia come play che come mezz’ala per cui penso che con Luis, che è un amico, si possano fare delle belle cose. Sarebbe bello giocare insieme, certo».

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