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Sabato 03 Maggio 2025
Giaretta, l’ex bluceleste ora direttore sportivo a Cipro: «Un consiglio al Lecco? Guardare all’estero»
Lecco
Cristiano Giaretta ha vissuto una stagione in assoluto storica con il suo Pafos di Cipro giunto agli ottavi di Conference League. Ma non ha mai smesso di tifare Lecco e di interessarsi a quello che è stato il suo passato calcistico. Intanto punta al triplete: «Siamo a quattro punti di vantaggio dalla seconda e domani abbiamo una gara molto delicata, contro i secondi, quindi possiamo provare a vincere anche il campionato e possiamo anche arrivare in finale in Coppa, quindi insomma su tre competizioni siamo andati molto, molto forte e quindi sono davvero felice».
Eppure, come dicevamo, oltre al suo Pafos, Giaretta pensa al Lecco: «Alla fine, una volta constatato l’amaro della stagione, era importante salvarsi, no? Quindi adesso bisogna, come dire, analizzare tutta la stagione passata. Io credo che la proprietà sia una buona proprietà e questo mi sembra un buon punto di partenza. A Lecco mi sono sembrati seri, da fuori, e ho visto che hanno cercato di fare il massimo al mercato di riparazione».
Anche se, per esempio, di giovani della Juventus (Minadeo è amico di Giuntoli), non è arrivato nessuno: «Onestamente in serie C prendi le seconde scelte della Primavera; cosa vuoi prendere al massimo? La Juventus è un po’ troppo lontana, non è una connessione che ti serve chissà quanto a Lecco, no – spiega il diesse del Pafos ed ex «corazziere» bluceleste - Lecco ha bisogno di altre relationship, con altri club, però chiaramente il diesse deve avere connessioni con tutto e con tutti. Questo è importante, chiaramente. Soprattutto è importante avere appeal per attirare i giocatori, avere colloqui con i club, ma, ripeto, il punto di partenza, credo che sia sempre una base importante. Ecco, questa proprietà c’è e adesso bisogna, anche alla luce della stagione che è stata, analizzare tutto quello che è stato fatto bene, quello che non è stato fatto bene, il perché, e dopo l’esperienza di questa annata, cercare di fare meglio la prossima«.
Sipos che ha fatto 12 gol, Kritta mancino pure richiesto in B: bisogna lasciarli andare, oppure tenerli perché bisogna costruire una squadra forte? Giaretta è molto chiaro: «Se io fossi a Lecco e arrivasse la richiesta per questi giocatori li lascerei andare sinceramente, anche perché dopo evidentemente c’è anche il contratto di mezzo. Loro spingeranno perché hanno dei contratti ancora «basic». Certo, nella mia short list devo avere già giocatori altrettanto forti. Certo non devi lasciare andare i giocatori se non sai chi andare a prendere. Ma il direttore l’ha già pronta un’altra prima scelta adesso che siamo al mese di maggio se davvero ha intenzione di cederli».
Giaretta cita se stesso. «Io ho iniziato a contattare giocatori per la prossima stagione a marzo, anzi, finito il mercato di gennaio. In silenzio chiaramente. E quindi in base ai programmi anche Minadeo farà le sue scelte. Di sicuro non bisogna spaventarsi a lasciare andare i giocatori più bravi perché comunque devi avere le idee chiare sul mercato. Sicuramente se ti danno profitto per il club e crei sostenibilità, sono vendite che vanno fatte. Chiaramente non in regalo, ovvio».
Un consiglio? L’ex difensore centrale del Lecco è chiaro: «Un occhio all’estero io glielo darei. Ci sono tante opportunità di giocatori, forti, che verrebbero in Italia per farsi conoscere. Se Minadeo vuole può telefonarmi, naturalmente. Al Lecco darò sempre una mano. Del Pafos? No, diciamo che il problema che abbiamo noi è economico perché abbiamo giocatori che prendono troppi soldi e non se li può sicuramente permettere, quindi questo è un ostacolo che vedo difficilmente superabile, ma, ripeto, di occasioni ce ne sono tante. Se richiesto posso aiutare».
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