
Lecco calcio / Lecco città
Domenica 12 Ottobre 2025
Lecco batte Leffe, vittoria con brivido
Dopo un primo tempo sonnacchioso, i blucelesti si riscattano nella ripresa
Zanica
Rete: Furrer (L) al 16’ st
ALBINOLEFFE(3-5-2): Di Chiara; Gusu, Potop, Baroni; Garattoni (50’ st Astrologo), Lombardi (20’ st Lupinetti), Mandelli (32’ st Sarr), Parlati, Ambrosini (32’ st Angeloni); De Paoli (20’ st Svidercoschi), Sali (Facchetti, Bonfanti, Paganessi, Agostinelli, Borghi, Brighenti, Lekaj). All. Giovanni Lopez.
LECCO(3-4-2-1): Furlan; Battistini, Tanco, Romani; Pellegrino (44’ st Mihali), Zanellato (26 st Bonaiti), Metlika (44’ st. Mallamo), Kritta; Frigerio (dal 1’ s.t. Alaoui), Furrer (50’ st Galeandro); Sipos (Dalmasso, Constant, Marrone, Lovisa, Nova, Anastasini, Arena). All. Federico Valente.
Parziali: 0-0
arbitro: Maria Marotta di Sapri
note - giornata velata ma appena fresca; spettatori 1.137 di cui paganti 883; 330 abbonati; 513 tifosi nel settore ospiti completamente sold out. Angoli: 6-4. Ammoniti: Sali, Tanco, Garattoni. Recuperi: 1’ nel 1° t. e 11’ nel 2° t.
Vittoria con brivido, la prima delle ultime nove partite giocate contro l’Albinoleffe a Zanica, ma che cuore questo Lecco. Un Lecco dal cuore grande che gioca malissimo la prima frazione e molto bene la seconda. Soffre, si scuote, lotta come un leone e finisce la partita sotto la Curva, in mezzo ai propri tifosi, in un’unità di intenti che fa ben sperare anche per il futuro di questo campionato.
È successo di tutto a Zanica. Il Lecco soffre maledettamente nel primo tempo, ma nella ripresa Valente passa da un 3-4-2-1 a un 3-4-3 puro e vince la partita per coraggio e non certo cercando di difendersi, cosa che avrebbe fatto il 90 per cento degli allenatori italiani. Dopo aver sofferto così tanto, chiunque avrebbe messo un difensore in più, un centrocampista e non avrebbe tolto un trequartista per un attaccante puro. E vince la partita con quella dote che non sempre è stata appannaggio del Lecco, negli ultimi anni: attaccando sempre e comunque. Altro che tirarsi indietro e ripartire. Questo è successo solamente dopo il fantagol di Guillaume Furrer. Il Lecco a quel punto si è messo a ribattere colpo su colpo, giocata su giocata, ma senza più rischiare praticamente nulla se non un tiro ben parato da Furlan a metà tempo. Un Lecco diventato, di colpo, tonico. Ma la spiegazione è relativamente semplice. Innanzitutto Valente inverte Kritta con Pellegrino e questo impedisce a Sali e a Ambrosini di lanciarsi sulla sinistra. Anche perché Alaoui è assatanato e si butta in avanti lasciando all’Albinoleffe la scelta se scoprirsi completamente per avanzare, o tirarsi un po’ indietro e difendere. Retrocedendo, la squadra di Lpoez perde incisività e giocate, mentre il Lecco va pericolosamente al tiro con Zanellato e poi con Furrer in occasione del gol. Insomma, la duplice mossa di Valente cambia la partita, insieme alla ritrovata verve dei suoi giocatori che si svegliano dal “sonno” della prima frazione.
Da citare, purtroppo, anche la caduta di uno sfortunatissimo tifoso del Lecco che, piombando dalla balaustra male e picchiando la testa, ha fatto temere il peggio. Invece pare che, alla fine, si possa trattare solo di un grande spavento. Il tifoso è stato accompagnato in ospedale per controlli, ma non dovrebbe aver subito conseguenze particolari dalla brutta caduta. Quindi sono undici i minuti di pausa e poi la ripresa, ma il Lecco non subisce niente, anzi va alla traversa con Galeandro e sbaglia il tap-in a porta vuota con Sipos. Certo, poi, nel recupero del recupero capita che Mihali tocchi l’avversario e tutta la parte di stadio che tifa l’Albinoleffe insorge contro il peraltro modesto arbitro, Maria Marotta, che però ha il coraggio di fare come ha fatto per tutta la gara: i contrasti di gioco non li ha mai fischiati e non fischia neanche questo. Game, set and match. E il secondo posto non è un sogno, ma una solidissima realtà.
© RIPRODUZIONE RISERVATA