«A letto col Covid o l’influenza? Senza tampone non si può dire»

Tracciamento . Il medico Bruno Fiorentino parla di inverno di “confusione”. Molti non si sono sottoposti al controllo per evitare l’isolamento a Natale

Picco superato? Per il presidente della cooperativa di medici “Il Cuneo” di Valmadrera, Bruno Fiorentino, bisogna andar cauti.

È l’inverno della “confusione”. Ovvero del mix di sintomi e patologie che non consente di capire bene con cosa abbiamo a che fare. Il presupposto è che in queste feste chi ha avuto forte raffreddore, febbre, mal di gola, si è guardato bene dal fare il tampone anti-Covid per discernere tra semplice influenza e Covid. Fosse mai che si dovesse fare le feste “isolato”.

Il problema è serio perché non consente di scindere le due virosi e capire come orientarsi per la loro prevenzione. Un picco c’è stato, di sicuro, prima di Natale. Ma di cosa, nessuno lo sa: «Noi del Cuneo – spiega Fiorentino - abbiamo vaccinato contro l’influenza i nostri soliti 900-1000 pazienti tra Valmadrera, Onno, Vassena, Limonta, Malgrate e Civate. Ma abbiamo concluso già da tempo. Vedremo se è servita o no la vaccinazione. Intanto il mio territorio dovrebbe essere protetto dall’antinfluenzale: abbiamo fatto le chiamate, organizzato le inoculazioni e i target sono standard, ovvero abbiamo vaccinato tutti gli aventi diritto: anziani, fragili e patologici. Con qualche numero in meno perché le farmacie e i centri vaccinali ci hanno fatto utile concorrenza. Anche se mi sfalsano i conteggi, perché prima li facevamo tutti noi. Detto questo, un picco c’è stato prima di Natale, ma di cosa? Era influenza o era Covid? Non so come facciano a essere così tutti sicuri che fosse influenza».

Il picco influenzale è stato superato sì o no?

Fiorentino ribadisce con onestà: «Non lo sappiamo. Io qualche dubbio lo conservo. Sono appena stato in Francia e in Spagna. Sulle autostrade francesi campeggiavano i pannelli a messaggio variabile con la scritta: “vaccinatevi” riferito al Covid, anche se non ci sono più restrizioni. Mentre in Spagna è ancora obbligatoria sulle metropolitane la mascherina. Cosa significa? Non sono segnali di scomparsa del Covid. E io di dubbi che si stia facendo confusione tra Covid e influenza ne ho più d’uno. Di sicuro ci sono tante persone con sintomi. Ma di cosa non si sa».

Fiorentino, però, prova a razionalizzare: «È vero che, rispetto all’anno scorso, la temperatura gioca a favore della discesa del contagio. Tamponi però non ne abbiamo. La forma influenzale è uguale al Covid e al raffreddore. Non c’è la diagnosi differenziale, per cui neanche noi riusciamo a capire bene. C’è stato un bel carico di casi di “influenza” prima di Natale. Ma durante le feste sono stati in pochi a chiamare i nostri medici della cooperativa. Non starei a schierarmi né da una parte né dall’altra. Siamo, per così dire, in una fase di vigile attesa. E poi c’è il Capodanno Cinese, il 22 gennaio, il che vorrà dire mandare in giro per il mondo milioni di turisti. Malpensa ha istituito un gradevole punto tamponi, ma non è obbligatorio, per chi sbarca dalla Cina. Diciamo che è gradito il tampone in arrivo. Mentre India e Vietnam invece rimangono contingentati nei loro confini. Vedremo anche tutto questo quale effetto avrà su di noi».

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