Calolzio, bimba senza sostegno
Il papà si incatena a scuola

«Insieme a me ci sono 1.500 famiglie in tutta Italia. Vogliamo che il Governo si renda conto dei problemi che ci provoca e intervenga con le modifiche del caso»

Si è incatenato alla scuola elementare della figlia, iniziando lo sciopero della fame, per denunciare i problemi incontrati dalla piccola, portatrice di sindrome di Down, per l’assenza dell’insegnante di sostegno. Il calolziese Elio Canino ha scelto una forma di protesta eclatante per portare l’attenzione della collettività sulla situazione vissuta da centinaia di famiglie con bimbi disabili. “Insieme a me ci sono 1.500 famiglie in tutta Italia. Vogliamo che il Governo si renda conto dei problemi che ci provoca e intervenga con le modifiche del caso”. A parlare con lui, questa mattina, il sindaco Cesare Valsecchi con l’assessore Wilna de’ Flumeri, il senatore Paolo Arrigoni e il dirigente scolastico Walter Valsecchi, che in mattinata ha nominato la supplente e ha confermato la propria disponibilità a condurre insieme la battaglia, chiedendogli però di recedere dalla protesta.
Il servizio e le reazioni su “La Provincia di Lecco” in edicola martedì 15 settembre

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