Calolziocorte: una panchina per ricordare Giuseppe Cima, fondatore della Cartiera dell’Adda

Giovedì mattina è stata inaugurata alla presenza dei famigliari, degli amministratori comunali e di tante associazioni oltre che di una rappresentanza degli studenti dell’istituto Rota. E’ in pietra di Moltrasio e ha la forma di un abbraccio

Calolziocorte

Una panchina in pietra di Moltrasio, che ha la forma di un abbraccio, per ricordare quanto ha fatto Giuseppe Cima, fondatore della Cartiera dell’Adda, per Calolziocorte e l’intero territorio.

Giovedì mattina è stata inaugurata alla presenza dei famigliari, degli amministratori comunali e di tante associazioni oltre che di una rappresentanza degli studenti dell’istituto Rota. Attraverso questa prima installazione, come spiegato dall’assessore Tina Balossi, la città rende omaggio a un industriale che hanno scelto Calolziocorte per la propria attività. Cima è il primo degli industriali a cui il Comune ha deciso di dedicare un angolo della città per quanto fatto.

«La Cartiera dell’Adda è un’azienda importante per il territorio sia dal punto di vista sociale sia economico - ha spiegato il sindaco Marco Ghezzi. - Collabora con l’amministrazione ed è sensibile alle questioni ambientali e sociali. Per questi motivi, abbiamo voluto dare al suo fondatore questo riconoscimento». Il primo cittadino ha ricordato come con l’azienda ci sia sempre stato «un rapporto stretto». Tra i tanti progetti in cui è stata coinvolta, per esempio, ha citato la sistemazione del parcheggio del Lavello.

È toccato alla nipote Lodovica Cima ricordare il nonno, a cui era particolarmente affezionata. «La panchina è dedicata a mio nonno che amava tantissimo questo territorio, che lo aveva scelto per trasferire la sua azienda».

Un amore che si traduceva «non solo nel dare lavoro a tante famiglie ma anche attraverso le partecipazioni nel sociale nello sport e nel restauro del complesso del Lavello, con le attività nelle scuole e in tantissime altre attività di partecipazione alla vita del Comune».

La dedica della panchina avviene a cinquant’anni dalla scomparsa di Pino Cima, morto nel 1975, la cui famiglia da dieci generazioni e quasi 270 anni si occupa di carta.

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