
Cronaca / Circondario
Mercoledì 23 Luglio 2025
Nuova caserma dei carabinieri a Valmadrera, il Comune si tira fuori
L’amministrazione comunale non è più coinvolta nel progetto. L’iter è passato al ministero della Difesa, ma l’accesso ai fondi Pnrr si è complicato.
Valmadrera
«L’amministrazione comunale di Valmadrera non è più coinvolta nella realizzazione della nuova caserma dei carabinieri»: lo ha comunicato il sindaco, Cesare Colombo, l’altra sera in commissione consiliare Bilancio, parlando - insieme all’assessore Martina Dell’Oro - dei programmi per il prossimo triennio.
«Il Comune - ha sottolineato - aveva già predisposto anche il progetto. Poi è nato un discorso che ha portato l’Arma a ragionare direttamente su fondi del piano nazionale Pnrr. Non sappiamo come si sia evoluto quel discorso - ha proseguito l’assessore - ma in questo momento è in mano all’Arma tutta questa parte del percorso. Le possibilità sul Pnrr attualmente non crediamo siano andate a buon fine, ma la partita - è stato ribadito - non è più in mano nostra, bensì del ministero della Difesa. Prima del Pnrr, la nuova caserma dei carabinieri di Valmadrera era nel nostro documento di programmazione comunale. Eravamo in attesa di una risposta del Ministero sull’iter da seguire, ma tutto ora è passato all’Arma e la nostra amministrazione non è più coinvolta. Vediamo come si evolverà la tematica, ma non sarà gestito dal Comune».
Durante la Festa annuale dei carabinieri del 2023, l’allora comandante provinciale aveva pubblicamente annunciato che la caserma di Valmadrera avrebbe potuto avere accesso a fondi Pnrr in virtù del progetto predisposto dal Comune, che aveva acquisito tutti i pareri positivi. Successivamente, nel quadro delle trattative Italia-Europa, i fondi sono stati ridotti e sette caserme in Lombardia sono rimaste in sospeso rispetto ai finanziamenti. A Valmadrera dare una nuova casa all’Arma è l’obiettivo fin dal 1995: il progetto era allora dell’architetto Piercarlo Suzani; all’epoca sarebbero stati i Comuni a dover finanziare l’opera, il 50% a carico di Valmadrera e il resto a spese di tutti - cioè anche di Malgrate, Civate, Cesana, Oliveto e Suello - ma l’onere risultò eccessivo e l’iter poi si interruppe, subentrando inoltre il patto di stabilità e forti limiti alla spesa pubblica.
Nel mandato Rusconi iniziato nel 2019 e concluso lo scorso anno, il discorso era stato ripreso ed era stato concordato tra i Comuni di dare mandato all’amministrazione di Valmadrera per procedere con l’affidamento dell’incarico per lo studio preliminare dell’opera, con un quadro economico dettagliato, oltre a mantenere i contatti con l’Arma per definirne esattamente le esigenze. Lo studio “Venti3Novecento” di Lecco e, in particolare, l’architetto Giovanni Annoni, aveva predisposto gli approfondimenti di natura tecnica ed economica: costo, 3.850.000 euro. L’assenso dell’Arma e l’approvazione in Giunta erano stati i primi, fondamentali passi ritenendo che la realizzazione di una nuova caserma, più grande di quella attuale, avrebbe permesso l’aumento nel numero dei militari presenti sul territorio. La costruzione è tuttora teoricamente possibile in viale Promessi Sposi, vicino al parcheggio pubblico realizzato dal Comune di recente: un edificio di quattro piani (di cui uno al di sotto del livello stradale), di cui il piano terra pensato per le attività e le camere di sicurezza. Il piano soprastante è indicato nel progetto come adibito alle camere e agli alloggi dei militari, con inoltre cucina, sala da pranzo, palestra, spogliatoi e soggiorno. L’ultimo piano renderebbe disponibili quattro ulteriori alloggi per gli ufficiali.
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