
Cronaca / Circondario
Martedì 29 Maggio 2018
Politecnico, lauree a misura d’impresa
Modificati due corsi per dare ai futuri professionisti che sceglieranno Lecco competenze uniche
Per andare incontro alle esigenze del territorio, sotto più aspetti, il Politecnico di Milano ha deciso di modificare addirittura due dei propri corsi di studio. Si tratta delle lauree triennali in Ingegneria della produzione industriale e in Ingegneria civile e ambientale, che addirittura da settembre cambierà denominazione, trasformandosi in Ingegneria civile per la mitigazione dei rischi.
Insomma, una profonda innovazione finalizzata a dare ai futuri professionisti che sceglieranno di studiare al Polo di Lecco delle competenze uniche, in grado di risultare complementari rispetto alle esigenze del territorio e delle aziende.
Richieste di mercato
A introdurre rapidamente la novità è stata Manuela Grecchi, prorettore delegato, che ha rimarcato in particolare come questo sia «un momento importante per noi. Ma iniziative di questo tipo si possono proporre sono perché quello Lecchese è un territorio veramente fertile. In ogni caso, la formazione erogata nei corsi, pur essendo già di alto livello, richiedeva un adeguamento rispetto alle competenze richieste oggi dal mercato. E nel farlo abbiamo guardato in modo attento alle peculiarità del Lecchese».
Alla presenza di veri testimonial di questo asse – da un lato il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Roberto Toldo e Antonio Rusconi per Lario Reti Holding; da quello di Produzione industriale i rappresentanti di due aziende: Elisa Federica Andreuzza per Carcano Antonio spa e Roberto Subranni per Tchnoprobe spa - sono stati i coordinatori dei due corsi di studio a introdurre quelle che saranno le novità ormai pronte ad esordire.
“Vivere” in fabbrica
A Monica Papini, alla guida di Ingegneria civile per la mitigazione dei rischi, il compito di spiegare i due orientamenti in cui il corso sarà articolato: dissesto idrogeologico e infrastrutture. In entrambi i casi, i ragazzi saranno chiamati a lavorare in gruppo, mettendo ciascuno a disposizione degli altri le proprie competenze disciplinari. Il tutto operando nei laboratori a cielo aperto come il San Martino, il Caldone, il ponte Azzone Visconti, ma anche nei centri di ricerca ubicati al Campus di via Previati sviluppando le loro doti di problem solving anche in sinergia con enti, aziende e, appunto, i Vigili del fuoco.
Per quanto riguarda invece il corso di Ipi, Giancarlo Giudici ha evidenziato la volontà di aggiungere ulteriore valore alle esperienze già maturate nello strutturare un corso rispondente alle esigenze di un territorio a prevalente vocazione manifatturiera e metalmeccanica.
I giovani avranno dunque una grande opportunità, sviluppando le loro competenze “vivendo” in azienda (nel Lecchese, ma anche fuori Provincia e all’estero) attraverso visite e study tours, imparando da rappresentanti aziendali nelle vesti di docenti e lavorando alla soluzione di specifici casi imprenditoriali. n
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