Valmadrera, seconda edizione di “Il sapere e il sapore 2.0” a Cascina don Guanella

Finanziato dal Dipartimento delle Politiche per la Famiglia e dedicato ai bambini della scuola federate nella Fism Provinciale

Valmadrera

Nasce con il nome “Il sapere e il sapore 2.0” la seconda edizione del progetto organizzato nella suggestiva location di Cascina don Guanella, finanziato dal Dipartimento delle Politiche per la Famiglia e dedicato ai bambini della scuola federate nella Fism Provinciale. Dopo il successo della prima edizione sperimentale del 2024, il progetto, presentato all’Officina Badoni, è stato rilanciato quest’anno grazie al contributo di Fondazione Comunitaria del Lecchese e della Banca di Credito Cooperativo della Valsassina.

La fase sperimentale ha coinvolto scuole provenienti da tutto il territorio provinciale con circa 1.500 bambini che hanno vissuto il contesto di Cascina Don Guanella come un luogo per poter apprendere attraverso esperienze concrete e multisensoriali. Competenze semplici ma che spesso vengono sottovalutate in un mondo sempre iper-connesso.

Bruno Corti, socio e fondatore di Cascina Don Guanella racconta così il progetto: «Apprendere attraverso i sapori è qualcosa di estremamente importante. Non stiamo più parlando di bambini penalizzati dalla pandemia ma di bambini già penalizzati da uno stile di vita ormai lontano dall’ambiente, dalla vita rurale e dalle tradizioni. Bambini che faticano più di noi a cogliere il senso e il significato delle cose esistenti e del valore stesso della vita e del creato. Ora abbiamo ampliato l’offerta anche ai bambini della scuola elementare».

Una fattoria didattica, in cui i bambini entrano in contatto con i vari elementi della natura e del territorio, dalle piante all’orto, dalla vite agli animali. Senza dimenticare le filiere produttive: «Filiere della vita, che producono non solo cibo ma anche benessere e, appunto, vita» sottolinea Corti.

La seconda edizione segna un passo in avanti nel progetto, con l’obiettivo di poter raggiungere in futuro una maggiore autonomia: «Vogliamo provare a incamminarci verso un pensiero di sostenibilità anche economica, perché non si può sempre vivere attraverso il sostegno di fondazioni e benefattori. Dobbiamo provare a far diventare questo servizio importante per le famiglie e per le scuole».

Roberta Agostoni, pedagogista della Fism, ha sottolineato l’attenzione dei bambini all’esperienza in Cascina Don Guanella e la possibilità di sentirsi liberi di scoprire e conoscere: «Sono stati coinvolti davvero a 360°: hanno dimostrato che soltanto entrare in Cascina, e scoprire in libertà ogni angolo del luogo può essere già molto arricchente per ognuno di loro».

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