
Cambio provincia, ora il referendum è possibile: Colico chiamata a decidere
Con l’approvazione della legge regionale, che chiarisce la possibilità di indire un referendum consultivo per cambiare provincia, si accende il dibattito a Colico. Piazza (Lega) e la minoranza chiedono chiarezza: «Ora l’amministrazione non ha più scuse per non ascoltare i cittadini»
Colico
Il “via libera” alla legge regionale 7/2025, che prevede la possibilità di indire un referendum consultivo per il cambio di provincia, piace sia a Mauro Piazza, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia, che alla minoranza comunale in consiglio a Colico. Piazza è molto esplicito: «Il referendum si poteva fare già con la legislazione precedente – taglia corto il consigliere della Lega -. Abbiamo introdotto un chiarimento di natura normativa a livello regionale che precisasse ulteriormente i termini della facoltà del Comune di fare o non fare il referendum e abbiamo “scoperto” grazie alla nota del Ministero dell’Interno e al mancato ricorso del Governo, che la norma regionale è pienamente vigente».
E la conseguenza per il consigliere regionale della Lega è una sola: «Se è vero quello che è stato sempre detto dall’amministrazione comunale e dal comitato “Il Bitto sposerà l’agone”, ovvero che loro volevano in maniera disperata poter fare il referendum ma non potevano farlo, oggi hanno un quadro normativo chiarissimo che dice che invece il referendum si può fare». A questo punto i casi sono due, per Piazza: «O l’amministrazione dice con chiarezza che non vuole farlo ed è legittimo, visto che può non farlo e usare altri metodi, altri elementi di consultazione. Oppure, se è vero quello che diceva, cioè che voleva farlo, secondo me dovrebbe non solo legittimamente, ma opportunamente, indire immediatamente il referendum».
La decisione finale, però, sarebbe sempre di Regione: «Ma Regione – spiega Piazza come già aveva fatto anche il consigliere del Pd Fragomeli – prenderebbe una decisione coerente con quella che è la volontà della popolazione. Io ho un parere mio personale non positivo di questo passaggio di provincia. Ma ho anche sempre aggiunto che è giusto che decidano gli abitanti di Colico. Di fronte a una volontà espressa immagino che le assemblee che sono chiamate a pronunciarsi su questo si conformino a quella che è la volontà popolare».E il comitato “Colico Resta a Lecco” è ancora più esplicito di Piazza e con una nota della coordinatrice Silvia Paroli tuona: «Ora non ci sono più scuse per rifiutare l’indizione di un referendum e se l’amministrazione di Colico si opporrà nuovamente, dimostrerà di non voler ascoltare i cittadini e ne dovrà rendere conto, assumendosi la responsabilità di una decisione presa in modo antidemocratico. Da circa un mese, la maggioranza che amministra Colico è uscita allo scoperto, ammettendo di essere a favore del passaggio in Provincia di Sondrio, sebbene in paese fosse risaputo fin dall’inizio, e questo renderebbe ancora più ambigua un’eventuale delibera del Consiglio Comunale per il cambio di provincia, senza un referendum e solo con un voto di maggioranza».
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