È in arrivo una dozzina di profughi

Saranno ospitati in due appartamenti

L’annuncio è contenuto in un comunicato congiunto di tutte le parrocchie

Un progetto di accoglienza al quale si sta lavorando da tempo in accordo con la Caritas

MANDELLO

Anche a Mandello arrivano i profughi. Un numero variabile tra i dieci e i dodici richiedenti asilo distribuiti in due appartamenti messi a disposizione da una cittadina.

Lo annunciano in un comunicato congiunto tutte le parrocchie di Mandello, che per i dettagli rimandano ad un incontro pubblico fissato per mercoledì 16, alle 20.45 nella sala dell’oratorio del Sacro Cuore.

A Mandello e in questa parte del lago fino ad ora l’argomento non ha avuto la eco come in altri Comuni. Come, per restare in provincia, a Cremeno o Oggiono.

Mandello vuole fare la sua parte e, in coro, tutti i sacerdoti del paese, accanto ai sindaci di Mandello ed Abbadia, chiedono aiuto e solidarietà ai cittadini. Un’iniziativa a cui si sta lavorando da mesi. «Il 20 gennaio scorso - dicono sacerdoti e sindaci -, il consiglio pastorale vicariale di Mandello, i consigli pastorali parrocchiali del vicariato, i sindaci di Mandello e Abbadia hanno incontrato Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana, per verificare la possibilità di accogliere alcuni profughi a Mandello, precisamente in un’abitazione dotata di due appartamenti, con la possibilità di inserire dieci, dodici persone messa a disposizione per tale scopo da una privata. Dopo lunga e ampia introduzione - continuano -, e gli interrogativi posti dai presenti, si è arrivati alla conclusione di creare un gruppo di volontari che si rendano disponibili a collaborare con la cooperativa incaricata dalla Caritas di gestire l’accoglienza.

Il progetto è stato ripreso a fine settembre e il 20 ottobre, nell’oratorio del Sacro Cuore, il parroco don Pietro Mitta, i sindaci Cristina Bartesaghi e Riccardo Fasoli unitamente ad alcuni rappresentanti di associazioni (Centro di ascolto Caritas, Gruppo Missionario), hanno incontrato Renato Ferrario, presidente della cooperativa Arcobaleno (collegata alla Caritas Ambrosiana), e Roberto Castagna, responsabile dei migranti all’interno della stessa onlus - poi -. È a questa cooperativa sociale, operante nella zona di Lecco, che la Caritas della diocesi di Como ha assegnato il compito di gestire la parte burocratica con i vari enti territoriali e le principali attività dei profughi che alloggeranno nella casa di Mandello. Non meno importante è tuttavia il ruolo della comunità civile chiamata a “farsi prossimo”, ad essere cioè vicina alle persone ospitate e ad aiutarle a vivere positivamente le relazioni sul territorio - detto questo -. Lo scopo è di informare in modo chiaro, dettagliato e coinvolgere un significativo numero di volontari all’incontro di mercoledì all’oratorio».

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