«Pronto a incatenarmi al cedro»

La battaglia dell’ambientalista

Andrea Verardi geometra immobiliarista, deciso a salvare la pianta

«La perizia non è corretta, il sindaco deve farne un’altra, ricorrerò al Tar»

Perledo

«Sono pronto ad incatenarmi per evitare che il cedro venga abbattuto. Intendo presidiare qui per impedire che il cantiere diventi operativo, fino a che il sindaco non sospende i lavori».

Un semplice cittadino

É determinato Andrea Verardi, che ha casa a Varenna e di professione fa l’amministratore di immobili a Milano ed in Sardegna, che ha preso a cuore le sorti della pianta secolare, da semplice cittadino.

«Sabato ho saputo della cosa. Sono un geometra – racconta – e sono andato a vedere il muro sotto la pianta ed ho valutato che non c’è nessuna ragione tecnica per demolirla. Lunedì ho inviato una Pec al Comune dicendo che mercoledì mi sarei opposto al taglio. Oggi sono qui dalle 6.45 ed il cantiere non è andato avanti. Il mio avvocato Laura Gilardoni ha scritto ai Beni ambientali ed a Rfi perché, secondo me, il terreno è di proprietà delle ferrovie in quanto c’è il cippo. Ho chiesto la revoca dell’ordinanza a seguito della perizia dell’agronomo Giorgio Buizza».

C’è contrasto infatti rispetto a quanto afferma il collega della Comunità montana che ha portato il sindaco Fernando De Giambattista alla decisione di tagliare la pianta.

«Con Buizza abbiamo visto che sotto c’è roccia ed un blocco di cemento da 70 per 40 centimetri che tiene la recinzione. Ci sono pezzi di roccia caduti da altre parti ma perché ci sono altre piante spontanee. La persona che ha fatto la perizia, dovrebbe rivedere quanto ha scritto. Il sindaco – sottolinea Verardi – ha fatto benissimo ad emettere l’ordinanza a seguito della perizia. Ha fatto il suo dovere. Visto però che ce n’è una opposta, chiedo di farne un’altra che dica se la pianta deve essere abbattuta o no. Il vero problema sono solo le radici ma si può risolvere tecnicamente. So anch’io quando vanno tagliate, è capitato anche a me per lavoro, in centro a Milano. Questa non va tagliata».

Cantiere doveva essere partito

Il cantiere doveva partite il 10 ma con l’opposizione di Verardi, che presenterà ricorso al Tar contro l’ordinanza, il sindaco ha chiamato i carabinieri e tutto si è fermato. Avrebbe dovuto aprire ieri ma c’è qualche altro incaglio, anche con la proprietà confinante.

«Ammetto che potrei sbagliare. Ma allora saremmo in due, - conclude Verardi - l’agronomo ed io che l’edilizia la mastico bene. Il cedro è un patrimonio pubblico. Se deve essere fatta una riqualificazione turistica del piazzale della stazione, l’albero dovrebbe essere salvaguardato. Il sindaco deve porsi dei dubbi, visto questo suo valore ambientale

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