Cronaca / Lecco città
Mercoledì 13 Gennaio 2016
Amianto, radon e smog
Scuole lecchesi bocciate
Tra le più a rischio in Italia
Il sedicesimo rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica le colloca al quinto poso nella classifica nazionale per queste emergenze. Va meglio per le buone pratiche: il servizio di scuolabus e il piedibus
LECCO
Nelle scuole lecchesi si nascondono troppe insidie. La bocciatura arriva da Legambiente che piazza le nostre scuole ai vertici della classifica nazionale di quelle maggiormente a rischio. Quinta posizione su 82 capoluoghi di provincia, con un voto negativo sia sul fronte dell’amianto che del radon, oltre alla presenza di rischio elettromagnetismo, senza tralasciare inquinamento atmosferico, acustico e industriale, considerato che numerosi edifici distano meno di 5 chilometri da insediamenti industriali. La vicina Como si piazza invece al nono posto.
E’ stato pubblicato il sedicesimo rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi.
Lecco va male sul fronte dei rischi dovuti a radon, amianto e inquinamento, ma a livello generale, riesce a balzare alla 24esima posizione. O meglio grazie ad una serie di buone pratiche, di impegno da parte «di docenti, amministratori e famiglie, la situazione generale è buona nonostante le difficoltà – spiega Marinella Maldini, consigliere provinciale delegato all’istruzione – tutti insieme facciamo uno sforzo per una scuola migliore, nonostante le difficoltà».
Il problema di fondo, è che gli edifici scolastici della Lombardia risultano più vetusti della media nazionale, con il 77% costruito prima del 1974, anno di entrata in vigore della normativa antisismica, contro il 65,3% nazionale. Legambiente auspica maggiori investimenti.
Quanto alle buone pratiche, Lecco è 20esima. I parametri sono il servizio di scuolabus, l’attivazione del Piedibus, le biblioteche per ragazzi, i finanziamenti per attività educative delle scuole e progetti rivolti agli “under 14”.
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