Funerali del Papa e Giubileo degli Adolescenti, esodo verso Roma: centinaia in partenza da Lecco

Sarà un esodo quello verso Roma. Anche e soprattutto da Lecco. Il trasferimento di centinaia, forse migliaia di pellegrini e fedeli verso Città del Vaticano, Piazza San Pietro, non è soltanto determinato dalle esequie del Santo Padre, decise per sabato, ma anche dal Giubileo degli Adolescenti, che precede quello dei Giovani in programma a luglio. Solo da Lecco partiranno 200 “Ado” e 55 dalla sola parrocchia di San Nicolò, ovvero dal centralissimo oratorio di San Luigi. Ma è un po’ così da tutte le comunità pastorali, da tutte le unità pastorali e dalle parrocchie lecchesi: tutti vogliono, vorrebbero, partecipare a questo grande abbraccio collettivo al Papa del popolo, ovvero Papa Francesco.

Anche dal meratese, dalla Brianza lecchese, dalla Valsassina, saranno tantissimi gli adolescenti che si muoveranno alla volta di Roma, ospitati da oratori, dalla Fiera di Roma, da qualsiasi posto abbia un pavimento e un tetto. Il loro programma è particolare ed è stato cambiato, dopo mesi di preparazione, proprio per l’inattesa morte del Papa: in particolare è stata annullata la festa musicale al Circo Massimo prevista per il 26 aprile alle ore 17 (alle 10 del mattino si svolgeranno le esequie papali) e non avverrà la canonizzazione del beato Carlo Acutis in piazza san Pietro domenica 27 aprile (infatti il decreto di canonizzazione deve essere firmato da un Papa in carica e non da suoi vice facenti funzione). Rimane confermato il momento di preghiera della “Via Lucis” il 25 aprile, il pellegrinaggio alla Porta Santa di sabato 26 aprile (sebbene subirà una variazione di orario) e la celebrazione eucaristica di domenica in piazza san Pietro, presieduta dal cardinale Pietro Parolin (che tra l’altro è uno degli indicati nella ristretta cerchia dei nuovi “papabili”).

Di sicuro ci sarà da armarsi di (santa) pazienza sia da parte dei sacerdoti che dai volontari e dagli animatori che raggiungeranno Roma in questi giorni. È vero che la capitale è abituata a esodi di massa, ma questo si annuncia solo un po’ meno partecipato di quello che avvenne per Karol Wojtila quando solo dalla Polonia arrivarono centinaia di migliaia di fedeli. Poco probabile che entro sabato si riversino a Roma decine di migliaia di argentini, per fare un parallelo. Ma Papa Francesco era amatissimo ovunque, per cui chi potrà non gli farà mancare l’ultimo saluto. Oltre al fatto che mezza piazza San Pietro, in uno dei momenti storici più difficili per l’umanità, sarà “blindata” per la presenza di tantissimi capi di Stato, oltre ai cardinali elettori, il clero ammesso in piazza e i politici italiani. Insomma, per i lecchesi, come per tutto il resto del popolo di pellegrini, sarà un momento particolare e molto difficile sia emotivamente che fisicamente. Zaino in spalla, materassino e sacco a pelo è il corredo obbligato degli adolescenti. Tutti gli altri cercheranno alloggi e dimore che, già oggi, non sono più disponibili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA