Gattari nuovo presidente del Tribunale di Sondrio: eletto dal Csm

È stato eletto dal plenum del Consiglio superiore della magistratura, con una sola astensione, il nuovo presidente del Tribunale di Sondrio.

Alle spalle un’intensa attività formativa con docenze e pubblicazioni

Si tratta di Patrizio Gattari, magistrato di lungo corso e già presidente di sezione al Tribunale di Milano. Con questa nomina, la giustizia valtellinese volta pagina dopo l’uscita di scena, lo scorso anno, di Giorgio Barbuto, ora alla guida della Corte d’Appello di Perugia.

Lecchese, nato nel 1961, Gattari entra in magistratura nel 1991 e svolge nei primi anni incarichi presso i tribunali di Lecco, Macerata e Perugia.

Grande esperienza

Il passaggio a Milano ne consolida il profilo: nel 2016 viene nominato presidente della Settima Sezione civile, dove si occupa in particolare di contratti d’appalto, responsabilità sanitaria, diffamazione, diritto alla privacy e protezione internazionale. Parallelamente, sviluppa un’intensa attività formativa e redazionale, partecipando a commissioni ministeriali, tenendo docenze e pubblicando contributi su tematiche di diritto civile e processuale. L’anno scorso era candidato alla presidenza a Lecco, ma il Csm ha infine scelto Marco Tremolada.L’elezione di Gattari arriva a un anno esatto dal trasferimento di Giorgio Barbuto, che aveva assunto la presidenza del Tribunale di Sondrio nel 2017. Anche Barbuto, classe 1961 e in magistratura dal 1989, si è distinto per competenza e rigore, prima come giudice penale a Milano e poi come presidente del palazzo di giustizia valtellinese.

A Perugia

Nel maggio 2024 il Csm lo ha nominato all’unanimità presidente della Corte d’appello di Perugia, incarico assunto ufficialmente a settembre. Barbuto lascia un’impronta importante anche come autore di due volumi giuridici, tra cui un “Compendio di diritto processuale penale” pubblicato per Maggioli.

L’arrivo del dottor Gattari segna una nuova fase per il Tribunale di Sondrio. La sua nomina è stata accolta con favore nell’ambiente giudiziario, anche per l’ampiezza delle competenze maturate in ambito civile e per l’esperienza manageriale acquisita alla guida di una sezione tra le più delicate nel capoluogo lombardo.