GUZZETTI NON CONFESSA

INCASTRATO DALLE IMPRONTE

Ha un nome l’omicida di Maria Adeodata Losa, è un vicino di casa. In conferenza stampa è emerso che è stato incastrato dalle impronte digitali - Non ha confessato, la sua versione è stata definita fantasiosa e surreale dal pm Paolo Del Grosso

Il cerchio si è chiuso intorno all’assassino di Maria Adeodata Losa, l’anziana di 87 anni trovata morta nella sua abitazione di Sogno di Torre de’ Busi l’11 giugno: le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Lecco hanno portato all’individuazione della persona ritenuta responsabile: si tratta di un vicino di casa, Roberto Guzzetti, 59 anni, una persona che abitualmente frequentava l’abitazione delle sorelle Losa. Un particolare, questo, che avrebbe reso più difficoltose le indagini in quanto nessuno in paese avrebbe notato movimenti sospetti. Si tratta di un uomo residente a Lecco con seconda casa nella frazione Sogno di Torre de’ Busi (la sua abitazione si trova esattamente sopra quella delle sorelle Losa). I genitori di Roberto Guzzetti erano conosciuti in città in quanto titolari del negozio d’abbigliamento Alba Moda di viale Turati, attività chiusa da diversi anni ormai.

Nel primo pomeriggio si è tenuta la conferenza stampa al comando provinciale dei carabinieri di Lecco a cui ha preso parte il procuratore capo, Antonio Angelo Chiappani, il sostituto procuratore titolare delle indagini, Paolo Del Grosso, il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Rocco Italiano e il tenente colonnello Alessandro Giuliani.

E’ stato incastrato da quattro impronte, due digitali e due palmari, che i carabinieri della scientifica avevano rilevato sulla tovaglia in cera sporca del sangue della povera Maria Adeodata Losa, uccisa a coltellate. In carcere, con l’accusa di omicidio volontario, si trova Roberto Guzzetti, di Lecco, con seconda casa a Sogno di Torre de’ Busi: dalle risultanze tecniche, per la procura e per i carabinieri del comando provinciale di Lecco è lui l’autore del brutale omicidio di Maria Adeodata Losa, 87 anni, ritrovata senza vita nella sua abitazione lo scorso 11 giugno dopo essere massacrata e accoltellata.

Guzzetti non è reo confesso, ha fornito una ricostruzione dei fatti che il titolare dell’indagine, il sostituto procuratore Paolo Del Grosso, ha definito fantasiosa e surreale: la donna si sarebbe inferta dei colpi sul corpo con un’arma da taglio dopo che lui aveva rifiutato le sue avances sessuali.

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