Isola viscontea di Lecco ed ex Inpdap, nuovo hotel di lusso

Lo stabile di via Aspromonte e il gioiello nelle acque dell’Adda in un unico progetto turistico: a portare avanti l’operazione l’architetto Paolo Colombo già titolare dell’albergo VersoVerde di Milano

Lecco

l misterioso acquirente dell’isola viscontea, l’unica privata su tutto il lago di Como, ha ora un nome: Paolo Colombo, architetto “bulciaghese” nonché Ceo di Linea Colombo srl, la società che negli scorsi mesi ha acquisito l’ex Inpdap in via Aspromonte anche in quel caso in ottica di una ristrutturazione finalizzata a una nuova struttura turistica. Colombo è però soprattutto Ceo di VersoVerde Milano. Non si tratta di un particolare di poco conto: VersoVerde è un hotel quattro stelle situato sull’alzaia del naviglio grande, nel quartiere di San Cristoforo a Milano, nato dalla rigenerazione urbana di un ex opificio. Come sottolinea il sito internet, si tratta di un concept di accoglienza, modernità e design contraddistinto sia dal mantenimento delle linee del vecchio capannone industriale sia dalla presenza di verde. L’ipotesi di una struttura simile a due passi dal ponte Azzone Visconti, sulle rive dell’Adda apre scenari completamente nuovi per l’offerta turistica lecchese, soprattutto se associata a esperienze affascinanti ed originali come quelle che potrebbero essere realizzate sull’isola viscontea. «Posso confermare le indiscrezioni di stampa sul nome dell’acquirente dell’isola viscontea, – osserva Giovanni Cattaneo, assessore all’attrattività territoriale del Comune di Lecco – dopodiché vorrei che siano loro a dettare i ritmi della comunicazione. Ci siamo già incontrati e ci incontreremo di nuovo a settembre, come accade con altri operatori che stanno sviluppando progetti in città. Questo primo momento di confronto è stato molto utile e apprezzato. Abbiamo spiegato come si sta muovendo il territorio, le iniziative che il Comune con le altre realtà locali intendono portare avanti».

In ogni caso, la rinascita dell’isola viscontea sarà un percorso dai tempi medio – lunghi. Sarà cruciale, in particolare, l’interlocuzione con la Soprintendenza nello sviluppo del progetto di rinascita del piccolo atollo, sottoposto a stringenti vincoli paesaggistici. L’isola dispone di un giardino di 1500 metri quadri e una casa attualmente da 146 metri quadri con 9 locali, due bagni e tre camere. Il nuovo Piano di governo del territorio che il Comune si appresta a discutere inserisce quell’edificio nella categoria M3, ovvero quella degli edifici di rilevanza storico – ambientale che possono anche essere trasformati ma in modo coerente con il contesto. Solo attraverso l’interlocuzione con le autorità i progettisti avranno modo di conoscere i margini di manovra e immaginare la futura destinazione di un sito che potrebbe ospitare solo un ristorante oppure anche alcune camere, così come la struttura di Milano dispone dell’hotel e di una cascina vicina. La Soprintendenza, del resto, dovrà essere consultata anche per la rigenerazione dell’ex Inpdap di via Aspromonte, visto che l’edificio si trova sulle rive del fiume.

Allo stesso tempo, nella discussione sul nuovo Piano di governo del territorio il Comune dovrà approvare un cambio di destinazione di uso per una struttura di 2600 metri quadri che, prima di venire abbandonata anni fa, ha sempre ospitato uffici.

In ogni caso, se si concretizzasse, la nascita di una struttura simile strettamente legata ad una nuova proposta sull’isola viscontea potrebbe potenziare notevolmente la capacità attrattiva della città. I tempi, per altro, potrebbero essere coerenti con l’arrivo del collegamento ferroviario diretto con Orio al Serio e di quello verso la Svizzera attraverso il Tilo.

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