Lecco. Attacchi informatici
Come alzare gli scudi

Cyber sicurezza: una settimana di corso al Badoni, competenze ancora rare e richieste dalle imprese - La preside: «Un percorso importante per il futuro»

È un bilancio molto positivo quello tracciato da studenti, docenti e responsabili della Cyber Week, che ha tenuto banco durante la settimana all’Istituto Badoni grazie alla collaborazione tra la scuola e la società informatica Easynet.

Cinque giorni dedicati in modo intensivo alla sicurezza informatica, con un laboratorio nel quale i ragazzi sono stati invitati a vestire panni da hacker per capire, prima ancora delle modalità di difesa, le tipologie di attacco. «È stata una settimana intensa, in cui i ragazzi sono stati ingaggiati in modo molto positivo – ci ha spiegato la dirigente scolastica Luisa Zuccoli -. I docenti hanno trovato un gruppo preparato e volenteroso, che siamo convinti abbia colto l’importanza di questo percorso anche in chiave prospettica».

Gli spazi, per queste competenze sono destinati a dilatarsi a dismisura nel corso dei prossimi anni, e gli studenti l’hanno ben compreso. «È stata un’esperienza molto positiva, anche perché in ottica futura il mondo sarà sempre più digitale e disporre delle competenze necessarie a sapersi proteggere sotto il profilo informatico sarà sempre più importante – ha commentato Mattia Fanti -. La materia un po’ la masticavo già, grazie agli incontri che abbiamo avuto con i docenti negli ultimi due anni, e devo dire che è molto interessante: in futuro potrebbe diventare la mia professione».

Va in questa direzione anche Alberto Tarollo. «Volevo già approfondire questo ambito, che mi piaceva già da qualche anno, e questa settimana è stata un’ottima opportunità, anche perché non avendo molto conoscenze pratiche mi ha permesso di imparare tanto. È una materia complicata, ma se attrae la voglia di imparare e conoscere aumenta: spero, un domani, di lavorare in questo settore, anche perché di spazi occupazionali ce ne saranno molti».

«Abbiamo imparato molte cose nuove, che ci saranno utili nel nostro futuro lavoro – è intervenuto Luca Papini -. Si è trattato di una esperienza nuova per tutti, anche per i nostri tutor, ma è stata una settimana molto interessante, in cui i docenti ci hanno spiegato con grande chiarezza e precisione. In futuro le aziende avranno bisogno di queste competenze, per proteggersi dagli attacchi hacker, quindi avere dimestichezza della materia sarà importante».

Anche Adam Corti ha apprezzato i contenuti di questo progetto, pur non essendo attratto dal settore al punto da volerci lavorare in futuro. «Non mi aspettavo che ci avrebbero proposto una esperienza così pratica: abbiamo appreso molte tecniche di attacco ed è stato interessante, perché abbiamo provato fisicamente ad attaccare dei sistemi, ovviamente preparati ma che si potrebbero rapportare a quelli reali. Potrà essere uno sbocco in più sotto il profilo occupazionale, ma non so se questa sarà la mia strada».

A coordinare il progetto, la docente del Badoni Rossella Tocchetti. «Con questa settimana, che si inserisce in un percorso molto più ampio, abbiamo voluto dare un plus in più ai nostri diplomati, che oltre al valore del diploma Badoni potranno spendere anche conoscenze in tema di cyber security, l’ambito le cui professioni sono già tra le più richieste. Vogliamo motivare i ragazzi ma anche coinvolgere le famiglie, perché questo è un argomento che fa parte della vita quotidiana di ciascuno. A questo proposito, confidiamo nella capacità anche degli imprenditori di essere lungimiranti e di comprendere che il problema della sicurezza informatica riguarda tutte le aziende: abbiamo bussato a più porte per chiedere finanziamenti, ma ci stanno arrivando solo da UniverLecco».

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