Lecco, aumenta la raccolta differenziata ma crescono anche i rifiuti prodotti

L’analisi di Polis Lombardia evidenzia un incremento della raccolta differenziata a Lecco, accompagnato però da un aumento anche dei rifiuti prodotti. Soddisfatta l’assessora Zuffi, critico il consigliere regionale Zamperini

Lecco

Cresce la quantità di rifiuti prodotta, ma anche la raccolta differenziata all’ombra del Resegone. A confermarlo è l’ultima analisi di Polis Lombardia su dati Istat. Nel dettaglio, tra il 2010 e il 2023 la quantità di rifiuti prodotta a Lecco è cresciuta di 3,3 chilogrammi per abitante. In tutti gli altri capoluoghi di provincia lombardi, nello stesso periodo, si è invece registrata una diminuzione. A Sondrio, per esempio, la produzione di rifiuti urbani complessiva è diminuita di 69,4 chilogrammi per abitante. Importanti anche le riduzioni negli altri capoluoghi di provincia più vicini a Lecco: Como, -63,2 kg/ab; Monza, -45,3 kg/ab; Bergamo, -74,7 kg/ab.

Secondo Renata Zuffi, l’andamento complessivo del grafico nel corso dell’ultimo decennio, ovvero la curva più “piatta” rispetto a quella degli altri capoluoghi, mostra come Lecco sia virtuosa da tempo nella produzione di rifiuti urbani, al di là del dato numerico. «La quantità di rifiuti urbani prodotta in Lombardia – osserva l’assessora all’ambiente del Comune di Lecco – è cresciuta del 2,1% rispetto al 2022. Tutti i capoluoghi di provincia, tranne Lodi, nel 2023 hanno registrato un aumento della produzione di rifiuti urbani rispetto all’anno precedente». Nel 2023, nei dodici capoluoghi di provincia lombardi sono state prodotte complessivamente un milione e 82mila tonnellate di rifiuti urbani.«A Lecco – prosegue Zuffi – produciamo rifiuti in quantità inferiore alla media regionale da anni. Il dato del +3,3 kg/abitante è legato, nell’arco di tempo, alla diminuzione demografica dei residenti, all’aumento del numero di turisti che aumentano la produzione di rifiuti ma non sono conteggiati nel numero di abitanti, alla qualità del servizio di raccolta dei rifiuti e alla capacità di intercettare in misura sempre maggiore gli abbandoni che comunque dobbiamo continuare a monitorare. Peraltro, la produzione di indifferenziato pro capite a Lecco nel 2023 era di 115 kg annui contro una media di 126 kg annui nei comuni tra i 40mila e i 50mila abitanti. Nel 2020 la produzione di indifferenziato pro capite era di 155 kg annui, quindi c’è stato un importante miglioramento». Di contro, l’assessora rivendica l’incremento della raccolta differenziata. «Credo sia un risultato pazzesco che ci permette anche di sostenere meno costi rispetto a chi incenerisce di più – sottolinea Zuffi – Significa che i cittadini lecchesi sono bravissimi e che i servizi offerti ci permettono di raccogliere bene i rifiuti differenziati. Questo aumento della raccolta differenziata coinvolge tutte le frazioni: sacco viola +37 tonnellate; inerti + 100 tonnellate; legno +69 tonnellate; vegetali +50 tonnellate. Possiamo migliorare nelle plastiche e soprattutto nell’umido».

Per Giacomo Zamperini, gli ultimi dati Istat sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti urbani nei capoluoghi di provincia lombardi fotografano senza appello il fallimento dell’amministrazione di centrosinistra. «Lecco – osserva il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – è l’unico capoluogo lombardo in cui i rifiuti pro capite sono cresciuti, mentre in tutte le altre città si è registrata una significativa diminuzione. A Brescia, ad esempio, sono stati ridotti di oltre 227 kg per abitante. A Milano di oltre 90. A Pavia di 170. Solo a Lecco si va nella direzione sbagliata». Secondo il meloniano, il 76,9% di raccolta differenziata, valore molto al di sopra del target del 65% fissato dalla normativa nazionale, non può essere analizzato senza considerare al contempo la crescita della quantità di rifiuti prodotta complessivamente all’ombra del Resegone, pari a +3,3 chili per abitante rispetto al 2010. «Raccogliere bene non basta – sottolinea Zamperini – bisogna produrre meno rifiuti, ed è proprio qui che Lecco fallisce. L’efficienza del servizio non è sinonimo di efficacia delle politiche ambientali. Se produciamo più rifiuti oggi rispetto a 13 anni fa, significa che la prevenzione, l’educazione ambientale e la visione strategica sono completamente assenti. Nel periodo 2010-2023, Lecco ha visto crescere la raccolta differenziata pro capite di 135,3 kg, uno dei dati più alti della regione. Ma questo non ha fermato la crescita complessiva dei rifiuti. È la conferma che l’amministrazione di centrosinistra ha agito solo in superficie, senza intervenire sulle cause strutturali del problema».

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