Lecco, crollo della ruota panoramica: la Procura apre un fascicolo contro ignoti. Ipotesi di reato: disastro colposo

L’area è stata posta sotto sequestro. Nessuna certezza sui tempi di sgombero e pulizia. Possibili ripercussioni sulla festa del Lago in programma domenica .

Lecco

Una conseguenza inevitabile – il forte vento che sabato ha provocato il crollo della ruota panoramica del Lungolago - o delle carenze tecniche, per esempio, sul piano della stabilità della struttura. In attesa di chiarire questa circostanza – un approfondimento che richiederà probabilmente tempi lunghi – la procura di Lecco ha aperto un fascicolo d’inchiesta, per il momento iscritto contro ignoti.

L’ufficio guidato dal procuratore Ezio Domenico Basso ipotizza il reato di disastro colposo, in relazione a quanto avvenuto sabato pomeriggio, quando le raffiche violentissime di vento che hanno sferzato la città, nel corso di un nubifragio, hanno praticamente sradicato la ruota panoramica, facendola schiantare a terra a Riva Martiri delle Foibe, vicino al monumento ai Caduti, poco dopo le 18.30.Fatto che, fortunatamente, non ha fatto registrare alcun ferito, anche perché in quel momento, a causa del maltempo, le strade erano deserte. L’area in cui è avvenuto il crollo è stata posta sotto sequestro dagli inquirenti. Lo stato dei luoghi va preservato per permettere ai magistrati di effettuare gli accertamenti del caso, in quella che prevedibilmente sarà un’indagine tecnica, che potrebbe richiedere degli approfondimenti e delle consulenze per verificare per esempio gli ancoraggi, lo stato di conservazione, e in generale le condizioni di sicurezza relative all’impianto di divertimenti montato proprio in faccia al lago. E individure, dunque, eventuali profili di responsabilità.

Ma è innegabile che questo stato di cose vada a complicare non poco la serata di domenica, quando in città dovrebbe andare in scena la festa del Lago, con tanto di spettacolo pirotecnico. Le ripercussioni sul piano dell’organizzazione dell’evento potrebbero essere piuttosto rilevanti, con innegabile corredo di proteste e lamentele. Non sembrano però esserci certezze su tempi di sgombero e pulizia, viste le legittime esigenze della magistratura. La città almeno può tirare un sospiro di sollievo per il pericolo scampato, visto che non ci sono state conseguenze per l’incolumità delle persone. Secondo alcune testimonianze, quando il vento ha cominciato a tirare forte, il gestore della struttura in ferro, del peso di circa 80 tonnellate, avrebbe fatto scendere i clienti saliti sulle cabine per il giro panoramico, e avrebbe fatto allontanare tutti i presenti. La ruota è diventata parte del paesaggio estivo dal 2017, ma vanno fatti i conti ormai con l’intensità aumentata e con questa anche l’imprevedibilità degli eventi climatici.

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