Lecco. Edilizia come il metalmeccanico
Mancano i giovani: crescita a rischio

Giovanni Gerosa (Ance): «Il lavoro nel settore è molto cambiato negli ultimi anni» - Dall’Espe una proposta formativa gratuita per preparare i muratori all’impiego nei cantieri

In questo particolare periodo, in cui si punta sull’edilizia per risollevare l’economia dell’intero Paese anche attraverso strumenti finanziari eccezionali come il Superbonus 110% che è appena stato prorogato dal Governo, non poter disporre della necessaria manodopera rappresenta – più che in altri momenti – una zavorra pesante per le imprese delle costruzioni e, a cascata, su tutta la filiera e sui settori collegati.

Per ovviare a questa lacuna, che si sta cronicizzando, l’Espe di Lecco ha organizzato una settimana di corso gratuito per formare muratori in grado di operare in cantiere, cercando da un lato di risolvere i problemi delle ditte e dall’altro, quelli di chi è alla ricerca di un’occupazione.

Il progetto è denominato “Pronti via” e terrà banco dal 7 all’11 febbraio alla scuola edile della città. Sarà costituito da 40 ore di formazione gratuita quasi esclusivamente in laboratorio, quindi con una connotazione assolutamente pratica, che permetta ai partecipanti di acquisire le competenze base per entrare in cantiere.

«L’edilizia è vista come l’ultima spiaggia per i giovani – spiega Giovanni Gerosa, consigliere delegato di Ance Lecco Sondrio alla formazione e agli enti bilaterali e presidente dell’ente unico bilaterale per la formazione e la sicurezza Espe di Lecco –. Si pensa a un lavoro poco remunerativo, precario, disagevole. Insomma un ripiego. Invece il lavoro in cantiere si è trasformato in questi anni: le innovazioni introdotte nell’organizzazione e nelle tecnologie lo hanno reso meno duro rispetto anche solo a un decennio fa, certamente non più pesante che il lavoro in fabbrica. E il contratto che regola il nostro settore è tra i più favorevoli in termini economici e di garanzie, grazie anche alla recente introduzione del fondo sanitario integrativo Sanedil. Ma, soprattutto, chi ha voglia di crescere professionalmente trova un contesto positivo: le aziende cercano giovani che vogliano dare il meglio di sé, giocarsi le proprie capacità tecniche e fare strada».

«Un corso molto concreto, che guarda sia ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro che ai disoccupati che intendano trovare un’occupazione in edilizia – aggiunge Riccardo Cutaia, segretario generale Feneal-Uil Alta Lombardia e vicepresidente di Espe –. A tutti sarà consegnato il kit “Primo Ingresso in Cantiere” della cassa edile che prevede scarpe antinfortunistiche, divisa da lavoro, guanti, casco, mascherina e tappi monouso, occhiali e zainetto. Ma soprattutto, al termine del corso, gli allievi che saranno risultati idonei saranno sottoposti a visita medica per l’idoneità al lavoro e messi in contatto con le imprese del territorio alla ricerca di nuovi lavoratori. Trovare la propria realizzazione personale e professionale in edilizia è possibile: e questa è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire».

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