Lecco, giovedì la firma per la fondazione che gestirà il Teatro della Società

La neonata realtà avrà a disposizione nella fase iniziale un fondo di dotazione di 30mila euro e un fondo di gestione per coprire le spese del primo anno di attività pari a 167mila euro. Per gli anni seguenti il Comune si impegna a versare all’ente un contributo annuo pari al massimo a 800mila euro

Lecco

Sarà firmato giovedì mattina a palazzo Bovara l’atto costitutivo della fondazione Teàrte Lecco, l’ente che sarà chiamato a gestire il Teatro della Società a partire dal prossimo autunno, una volta conclusi i lavori di riqualificazione. In parallelo, saranno resi noti i nomi dei componenti del Consiglio di amministrazione e del revisore dei conti. Lo statuto della fondazione, assieme alla convenzione con palazzo Bovara per l’utilizzo del teatro e al piano economico – finanziario per i prossimi cinque anni, erano stati approvati dal consiglio comunale la scorsa settimana.

«Questa fondazione – aveva spiegato l’assessore alla cultura Simona Piazza – non avrà scopo di lucro. Tra i suoi scopi ci sarà la valorizzazione il patrimonio teatrale e musicale della città e il rafforzamento della sua identità culturale. La fondazione gestirà il teatro della società e le attività culturali afferenti».

Dal punto di vista economico, la neonata fondazione avrà a disposizione nella fase iniziale un fondo di dotazione di 30mila euro e un fondo di gestione per coprire le spese del primo anno di attività pari a 167mila euro. Per gli anni seguenti il Comune si impegna a versare all’ente un contributo annuo pari al massimo a 800mila euro. La sfida che attende il nuovo ente, però, è soprattutto quello di coinvolgere il mondo economico e la società civile. «Il privato – ha sottolineato Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco - va incoraggiato alla partecipazione, va lasciato libero di esprimere le proprie opinioni. Va favorita l’interlocuzione tra il Comune e la fondazione. Dobbiamo fare in modo che il nuovo ente non sia un carrozzone ma sia qualcosa di dinamico. Le risorse economiche arriveranno nel momento in cui la fondazione avrà una sua capacità attrattiva e una sua credibilità. Bisogna anche cercare di non escludere nessuno tra coloro che vorranno far parte di questa nuova esperienza gestionale».

Come ricordato dalla dem Anna Sanseverino, palazzo Bovara conserverà i poteri di indirizzo e di programmazione della fondazione. Oltre al sindaco, membro di diritto, anche la maggior parte degli altri componenti del Consiglio d’amministrazione saranno nominati dal Comune. «La fondazione persegue un chiaro interesse pubblico. – ha aggiunto Alberto Anghileri, capogruppo di Avs - Con la sinistra cambia Lecco –. Rivolgo un appello agli industriali. Oltre a fare funzionare le fabbriche, gli imprenditori lecchesi nella loro storia hanno costruito le case per i loro dipendenti, hanno finanziato la costruzione di scuole. Erano imprenditori che avevano il coraggio di guardare fuori dal cancello della loro fabbrica. Io penso che questa sia un’occasione straordinaria per il mondo imprenditoriale lecchese di fare questo sforzo coraggioso. Investire nella cultura è importante».

Il teatro della società è chiuso dal 2017 dopo che i vigili del fuoco ne avevano accertato l’inagibilità a causa dei problemi strutturali riscontrati nel soffitto.

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