Lecco rimane

tra le capitali del lavoro

Il nostro territorio è ai vertici nazionali per tasso di occupazione, di attività e di disoccupazione

LECCO

Presto i Centri per l’impiego della provincia di Lecco riceveranno la password per accedere al portale informativo Sistal che contiene fra l’altro l’elaborazione dei dati sul mercato del lavoro nelle province lombarde, realizzata anche sul periodo trimestrale.

A livello europeo

Inoltre i Centri per l’impiego di Lecco stanno per chiudere un accordo di collaborazione col Crisp (Università Bicocca) che si inserisce in un progetto esteso a livello europeo di valutazione delle assunzioni e delle richieste da parte delle aziende per tipo di professioni e skill. I risultati lecchesi, ci dice il dirigente del settore lavoro della Provincia Roberto Panzeri, saranno pronti per settembre: «Per noi - spiega Panzeri - è un progetto importante che ci aiuterà a conoscere con precisione le richieste delle imprese e quindi focalizzare meglio i nostri percorsi di formazione in base a quelle che sono le reali possibilità di occupazione».

Per quanto riguarda il portale regionale, per avere i dati sull’andamento del mercato del lavoro nel Lecchese non si dovrà dunque più aspettare solo la sintesi annuale e in proposito, da una riunione di martedì scorso coi Centri per l’impiego convocata in Regione, si ha già un’idea di come sia andato il primo trimestre di quest’anno.

Panzeri spiega che «i dati dell’intero 2016 e del primo trimestre 2017 mostrano che Lecco continua ad essere prima nei tre indicatori che riguardano tasso di occupazione, di attività e di disoccupazione e a breve con la password di accesso avremo tutti i dettagli per analizzare a fondo la situazione occupazionale del nostro territorio. Nel primo trimestre abbiamo avuto una leggera diminuzione dei contratti a tempo determinato e un aumento dell’apprendistato, considerato quasi assimilabile al tempo indeterminato. Comunque su tale base ritengo che anche il 2017 sia un anno positivo».

I dati aiutano a fare chiarezza ma gli stessi Centri per l’impiego navigano nell’incertezza sul futuro. «La convenzione fra ministero e Regioni per il 2017 non è ancora firmata - afferma Panzeri - e quando lo sarà dovranno essere sottoscritte quelle fra Regioni e Province, senza il tempo di predisporre il cambiamento in senso legislativo per il 2018».

La prospettiva

Panzeri conclude: «Ritengo che si andrà avanti a proroghe, in una situazione in cui non essendoci un coordinamento effettivo regionale e nazionale ognuno si sentirà libero di operare secondo le necessità. Noi continuiamo coi nostri servizi e con la difficoltà di operare con 6 portali web che non dialogano fra loro. Serve coordinamento, ma non si può pretendere che sia dal basso. La realtà è sempre la solita: chi decide a Roma non sa cosa succede in un Centro per l’impiego».

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