
Cronaca / Lecco città
Lunedì 05 Maggio 2025
Lecco, si apre uno spiraglio per il nuovo porticciolo in località Malpensata
Luigi Lusardi, presidente dell’autorità di bacino : «Arpa ha consegnato i risultati delle analisi sui terreni: non sono emersi elementi di criticità»
Lecco
Si apre uno spiraglio per il nuovo porticciolo in località Malpensata a Lecco. «Nelle scorse settimane – spiega Luigi Lusardi, presidente dell’autorità di bacino – Arpa ha consegnato i risultati delle analisi sui terreni. Non sono emersi elementi o criticità in grado di scombussolare i nostri piani. Ci troveremo a breve con il Comune per definire i prossimi sviluppi e il cronoprogramma delle varie fasi».
Quello del nuovo porticciolo del capoluogo è un tema di cui si discute a fasi alterne da quasi due decenni. In passato, l’autorità di bacino aveva sviluppato un progetto per l’area della Malpensata che prevedeva un’ottantina di posti barca con annesso lido, ristorante, spiaggia e bar. A frenare l’avanzamento dell’iter era stato il problema delle bonifiche: durante l’epoca d’oro dell’industria lecchese in quell’area venivano spesso scaricati materiali inerti. Nonostante questo piccolo passo in avanti, il lavoro da fare è ancora molto. Una volta ottenuti gli esiti delle indagini di Arpa, attesi da diversi mesi, sarà necessario sviluppare un’adeguata strategia per la bonifica del sito prima di procedere all’avvio vero e proprio dei lavori.
Per altro, la zona della Malpensata oggi è interessata da due cantieri di grande rilevanza. A nord procedono i lavori di costruzione per la nuova piattaforma e passeggiata a lago, destinata a diventare un polo per tutti gli amanti degli sport outdoor. Da sud, invece, avanza il maxi - cantiere del nuovo waterfront, un investimento da oltre dieci milioni di euro destinato a dare un volto completamente nuovo al lungolago cittadino entro marzo 2026. In questa fase l’intervento sta interessando piazza Stoppani e il tratto iniziale del golfo della Malpensata.
La bonifica del sito e i successivi lavori per il porto dovranno essere programmati compatibilmente con lo sviluppo dei due cantieri già in corso. In questo quadro, per altro, si attendono poi novità sulla rigenerazione urbana dell’ex villa Brick in località Caviate. Benché sia condotto da un privato, quel progetto è di fondamentale importanza anche per le amministrazioni pubbliche: oltre ad un albergo e due palazzine residenziali, infatti, si prevede la realizzazione di un centinaio di posti auto ad uso pubblico destinati a compensare gli ottanta stalli che scompariranno per via dei lavori di riqualificazione sul lungolago.
Quella nuova area di sosta risulterebbe preziosa già nello scenario attuale, visto che tanto il lungolago riqualificato quanto la piattaforma per gli sport outdoor sono destinati ad attrarre un elevato numero di persone. Se nel quadro si inserisce il nuovo porticciolo, gli stalli nell’ex villa Brick diventano praticamente indispensabili sia per venire incontro alle esigenze dei residenti sprovvisti di box sia per far fruttare al meglio gli investimenti milionari appena descritti.
A rallentare l’iter per la rigenerazione dell’ex villa Brick non è tanto un problema di bonifiche quanto l’interlocuzione tra il privato e la Soprintendenza, particolarmente approfondita dato che l’area si trova proprio di fronte al lago. Per altro, nei prossimi mesi è prevista l’apertura di un ristorante di lusso in via Spirola, un ulteriore tassello della profonda trasformazione che sta interessando la zona nord del lungolago lecchese.
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