
Cronaca / Lecco città
Mercoledì 09 Luglio 2025
Lecco, in vendita il chiosco di piazza Cermenati
Gestori esasperati: «Lo scorso anno è stato il far west e anche i primi mesi di questa stagione non sono stati piacevoli. Arrivano persone non gradite, anche senza fissa dimora e pensano di poter fare ciò che gli pare e piace».
Lecco
Lo storico chiosco delle barche di piazza Cermenati a Lecco è in vendita. L’annuncio di un’agenzia immobiliare locale diffuso negli scorsi giorni indica un prezzo di vendita di 70 mila euro e una previsione di consegna entro marzo 2026 ma l’intenzione degli attuali gestori è quella di lasciare già entro la fine di quest’anno. «Questo posto è molto difficile da gestire. – racconta Elenia Mazzetta, che assieme alla famiglia ha preso in gestione il chiosco nell’aprile 2023 –. Anche se non era nelle nostre intenzioni iniziali, ci siamo trovati a dover tenere aperto anche la sera per riuscire a fare un minimo di fatturato. Il primo anno è stato bello. Lo scorso anno, invece, è stato il far west e anche i primi mesi di questa stagione non sono stati piacevoli. Arrivano persone non gradite, anche senza fissa dimora e pensano di poter fare ciò che gli pare e piace. Simili dinamiche sono colpa anche della vecchia gestione perché hanno permesso che le persone venissero pensando di fare ciò che volevano».
Quasi un anno fa, il chiosco era finito al centro delle cronache per una violenta rissa tra due giovani clienti. Il giorno successivo erano rimaste delle macchie di sangue sul porfido vicino al locale, per altro appena riqualificato nell’ambito dei lavori per il nuovo lungolago. In autunno il chiosco era stato colpito da un’ordinanza del Comune che imponeva la chiusura anticipata alle 21 per due mesi. Secondo il testo dell’ordinanza, «a seguito delle verifiche effettuate dagli organi competenti», era emerso «che l’attività dell’esercizio in oggetto, in particolare durante le ore notturne, ha provocato disturbi alla quiete pubblica e problematiche di ordine pubblico».
I gestori avevano definito l’obbligo di chiusura anticipata un’ingiustizia e avevano rivendicato l’impegno nella collaborazione con le forze dell’ordine. «Il nostro obiettivo iniziale – prosegue Mazzetta – era riportare il chiosco alla situazione di inizio anni Duemila. Ci sarebbe piaciuto creare un posto tranquillo dove le persone, comprese le famiglie e i ragazzi, si possono fermare per parlare tranquillamente. Purtroppo, non è stato possibile e non credo sarà mai possibile. Abbiamo anche provato a chiedere l’autorizzazione per fare musica dal vivo ma non ci è stata concessa».
Volge così al termine l’ultimo capitolo della storia del chiosco delle barche, da decenni punto di sosta per cittadini e turisti durante le passeggiate sul lungolago. Ciò accade proprio in una fase in cui la riqualificazione della passeggiata a lago, costata nel complesso dieci milioni di euro, è destinata ad incrementare ulteriormente il numero di visitatori. Il futuro della struttura rimane tutto da scrivere. Come ricorda sempre l’annuncio immobiliare, chi subentrerà nella gestione dovrà farsi carico, tra le altre cose, del canone annuo per l’occupazione del suolo pubblico, pari a 2900 euro.
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