L’effetto Salone e i turisti stranieri
Negli alberghi il tutto esaurito

La ripartenza È impossibile trovare una camera libera. Gli operatori: «Settimana del design? Sarebbe meglio in bassa stagione»

“Tutto esaurito”. È il cartello, virtuale o reale, che trovate su tutti gli alberghi di Lecco e provincia. Effetto Salone del mobile? Sì e no. Sì, nel senso che un terzo delle richieste, con tutta probabilità, vengono proprio da lì. Ma per il resto le altre sono tutte proprie del mercato “Leisure”, ovvero piacere, viaggi turistici classici, non mercato “Business”, di affari.

Marco Astolfi direttore dell’Hotel Clarion Collection “Il Griso”, è chiaro sul fatto che il Salone ha portato turismo. Ma lo ha portato quando non sarebbe servito. Spiega: «Difficile dire se il tutto esaurito dipenda dal Salone del mobile di Milano. Di sicuro è stata una bruttissima idea fare il Salone a giugno, anche se capisco le motivazioni post Covid. In bassa stagione sarebbe stato molto meglio. Qualche cliente del Salone ce l’abbiamo di sicuro, ma siamo pieni comunque in questo periodo, per cui non possiamo sapere da dove arrivi veramente. Saremmo stati pieni indipendentemente dal Salone, per cui abbiamo perso l’occasione di destagionalizzare».

Anche Alessandra Giovanniello , general manager dell’Nh Lecco Pontevecchio è d’accordo sul fatto che il Salone abbia fatto “il pieno”. Ma è altrettanto d’accordo sul fatto che fare il Salone a giugno non sia la cosa migliore: «Siamo al completo, per fortuna. I prezzi delle camere sono veramente molto alti, oramai e sono figli del Salone. Ma la nostra clientela non fa tutta riferimento al Salone del mobile. La percentuale è del 40 per cento di riempimento per questa manifestazione. Abbiamo tanti gruppi che avevano previsto l’arrivo nel 2020 e avevano già prenotato e dato caparre ma li abbiamo rischedulati ora. Sono prettamente stranieri. Un grande gruppo di indiani ci ha preso quaranta camere, sulle nostre centoundici totali: rappresentano quasi tutto il nostro Salone. Se non l’avessero fatto a giugno, però, saremmo stati ugualmente al completo. Continuiamo ad avere richieste ma non abbiamo più disponibilità».

Fabio Dadati, gestore dell’Hotel Promessi Sposi, chiuso perché diventerà 4 stelle e aprirà a fine anno, ha anche il Design hotel “La Casa sull’Albero” di Malgrate. Tutto pieno, naturalmente: «Alcuni ospiti alla Casa sull’Albero ci dice che è qui per il Salone del mobile. Ma avrei avuto il tutto pieno, ugualmente. Il Salone del mobile incide, ma sarebbe meglio farlo ad aprile e non a giugno. Siamo felicissimi che stia andando bene, che giri tanta gente, ma saremmo stati comunque “full” in questa stagione: quest’anno sono stati obbligati a spostarlo per la situazione estera, ma l’ideale è tenerlo fuori stagione, per il bene di tutti».

Anche Katia Bardelli, dello storico e centralissimo Hotel Alberi di Lecco, è contenta e affaticata per il tanto lavoro: «Siamo al completo. È un vero marasma. Non so se il Salone del mobile abbia influito, ma tra Sentiero del Viandante e il resto, siamo sempre pieni. Non so se la gente abbia ritrovato il piacere di uscire, di stare in giro. Va a periodi, poi: abbiamo avuto gruppi sia per il golf in Svizzera che per il Sentiero del viandante, persino un gruppo di israeliani. Anche il Politecnico attira tanto per le convention che aveva lasciato indietro in questi ultimi due anni. La permanenza media da noi è di circa tre giorni. Andando avanti nella stagione, vedo che abbiamo tutto pieno fino al 20 luglio. Ma sono sicura che andrà avanti così anche nei prossimi mesi».

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